A spingere verso le vendite i timori legati alla tempistica sulla stretta monetaria da parte della Fed e a dati economici e trimestrali sotto le attese in vista dell'importante riunione del Fomc la prossima settimana.

"Giornata decisamente difficile. Bisogna vedere come reagisce Wall Street nel corso della seduta", dice un trader.

Al momento negativi i futures sugli indici Usa, in particolare quelli sul Nasdaq penalizzati dalle stime di Netflix sulla crescita debole dei nuovi abbonati nel primo trimestre.

Intorno alle 12,50, l'indice FTSE Mib è in calo dell'1,5%. Volumi intorno a 1,3 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Peggior titolo del FTSE Mib STELLANTIS che arretra del 3,6% dopo essere scivolato sotto quota 18 euro, penalizzato dal prezzo di 18,30 euro a cui il socio cinese Dongfeng ha collocato l'1,28% del capitale della casa automobilistica, ben sotto la chiusura di ieri in Borsa a 18,79 euro. Il broker Bestinver scrive che si tratta di "una notizia negativa perché il socio è sceso sotto il livello del 4,5% del capitale" e ritiene che "l'intenzione di Dongfeng sia quella di gradualmente vendere l'intera partecipazione".

Nel comparto male anche Cnh che arretra del 2,8% e Ferrari in flessione del 3%.

Telecom Italia perde l'1,3% nel giorno del Cda che dovrebbe formalizzare la nomina del direttore generale Pietro Labriola quale nuovo amministratore delegato.

Contrastati i bancari: Intesa Sanapaolo sale dello 0,8%, mentre Unicredit arretra dello 0,65%. Giù anche Bper in flessione dell'1,35%.

Effetto Nasdaq su Stmicroelectronics che arretra del 3% circa.

Il ritracciamento del greggio anche oggi continua a condizionare l'andamento del comparto: Eni e Saipem perdono l'1,4%. Molto male anche Tenaris (-3,25%) e Maire Tecnimont (-1,8%).

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)