La borsa di Shanghai cancella i guadagni accumulati nel corso della sessione chiudendo in ribasso, zavorrata dai settori finanziario e healthcare, dopo diffuse prese di profitto, legate alla prossimità degli indici a cruciali livelli di resistenza.

L'indice blue-chip CSI300 cede lo 0,6% a 4.816,22, dopo aver toccato i massimi di oltre cinque anni durante la sessione mattutina, mentre lo Shanghai Composite perde lo 0,2% a 3.395,68, leggermente sotto i massimi di due anni e mezzo visti a luglio.

L'indice start-up ChiNext cede l'1,1%, mentre l'indice STAR50 avanza dello 0,7%.

Al momento, ci sono poche possibilità per la borsa continentale di stabilire un rally di lunga durata, data la forte resistenza intorno ai massimi toccati dagli indici principali a metà luglio, secondo l'analista di China Fortune Securities Yan Kaiwen.

Tra i settori più sofferenti figurano il settore finanziario, l'healthcare del CSI300, in ribasso rispettivamente dell'1% e dello 0,9%.

Il comparto bancario scivola dopo che diverse banche di rilievo hanno riportato i peggiori cali degli utili in almeno un decennio, insieme a un aumento dei crediti deteriorati.

Gli investitori si sono ritirati dal settore dei produttori di liquori, che ha raggiunto massimi storici sui timori di valutazioni elevate.

L'indice dei liquori del CSI chiude in rialzo dello 0,6%, dopo aver guadagnato fino al 3,3% grazie ai guadagni di importanti titoli del settore.

L'attività manifatturiera cinese ad agosto è aumentata a un ritmo più lento, a causa delle inondazioni nella Cina sud-occidentale, danneggiando la produzione. Tuttavia, il settore dei servizi ha visto un'espansione a un buon ritmo, sostenendo l'economia.

Alcuni analisti temono uno stallo per la ripresa, a causa delle crescenti tensioni tra Washington e Pechino e sulla possibilità di un'altra ondata di infezioni locali durante l'inverno.

L'indice Hang Seng di Hong Kong chiude in ribasso dell'1%.

(Tradotto da Redazione Danzica, in Redazione a Milano Cristina Carlevaro)