Il dollaro canadese si è rafforzato nei confronti della controparte statunitense mercoledì, recuperando parte del forte calo del giorno precedente, in quanto le indicazioni della Federal Reserve sulle prospettive di taglio dei tassi d'interesse non sono state così rischiose come alcuni investitori avevano temuto.

Il loonie è stato scambiato in rialzo dello 0,5% a 1,3710 per il dollaro americano, o 72,94 centesimi di dollaro, dopo aver toccato martedì un minimo intraday di 11 giorni a 1,3784.

La valuta è stata messa sotto pressione nelle ultime settimane da un divario più ampio tra i rendimenti statunitensi e canadesi, in quanto gli investitori hanno anticipato un inizio ritardato dei tagli dei tassi della Fed.

La banca centrale statunitense mercoledì ha mantenuto i tassi d'interesse fermi e ha segnalato di essere ancora orientata verso un'eventuale riduzione dei costi di prestito, ma ha messo una bandiera rossa sulle recenti letture deludenti dell'inflazione e ha suggerito un possibile stallo nel movimento verso un maggiore equilibrio dell'economia.

"Sembra che i funzionari della Fed stiano optando per un semplice ritocco dei loro piani precedenti, piuttosto che buttarli fuori dalla finestra", ha detto Royce Mendes, direttore generale e responsabile della strategia macro di Desjardins.

Il dollaro statunitense è sceso contro un paniere di valute principali dopo la decisione della Fed.

L'attività manifatturiera canadese è rallentata ad aprile, prolungando un lungo periodo di contrazione per il settore. L'indice S&P Global Canada Manufacturing Purchasing Managers' Index (PMI) è sceso a 49,4 destagionalizzato ad aprile da 49,8 a marzo, rimanendo sotto la soglia di 50 per il 12esimo mese consecutivo.

Il prezzo del petrolio, una delle principali esportazioni canadesi, si è assestato su un ribasso del 3,6% a 79,00 dollari al barile, a causa di un aumento a sorpresa delle scorte di greggio degli Stati Uniti e della prospettiva di un accordo di cessate il fuoco in Medio Oriente.

I rendimenti dei titoli di Stato canadesi sono scesi lungo la curva, seguendo i movimenti dei Treasury statunitensi. Il decennale era in calo di 8,8 punti base al 3,730%. (Servizio di Fergal Smith; redazione di Jonathan Oatis)