ROMA (MF-DJ)--"La categoria dei gestori - impossibilitata a modificare i prezzi di vendita in forza dei rapporti contrattuali ed economici correnti con le compagnie proprietarie degli impianti e fornitrici del prodotto, circostanza evidentemente non considerata dal governo - non poteva che reagire con la massima fermezza alla criminalizzazione

cui è stata ingiustamente sottoposta ed ha proclamato lo sciopero".

Lo ha detto il presidente Nazionale Figisc Confcommercio, Bruno Bearzi, nel corso di un'audizione alla Camera sul dl trasparenza. "Il decreto emanato il 14 gennaio - che aggiunge obblighi ai gestori, inasprisce sanzioni in maniera indiscriminata e non mirata, moltiplica fattispecie per irrogarle - ha smentito persino il clima costruttivo emerso nel corso dell'incontro del 13 gennaio che riconosceva che la categoria era stata ingiustamente colpevolizzata di pratiche speculative ed annunciava l'apertura di un tavolo permanente di "filiera" sulle misure complessive da adottare per il settore, consentendo che si potesse annunciare il congelamento dello sciopero", ha aggiunto Bearzi spiegando che "all'incontro del 17 gennaio presso il Mimit, la categoria ha suggerito alcune modifiche di buonsenso, con particolare riferimento agli ulteriori obblighi sui prezzi ed alla congruità delle sanzioni".

"A fronte, tuttavia, della promessa disponibilità a rivedere l'entità delle sanzioni, rimane il nodo dell'esposizione - pena sanzione e pena accessoria - di un ulteriore cartello da aggiornare quotidianamente sui nostri impianti, con l'indicazione del prezzo medio regionale, provvedimento inviso a tutto il settore. Cartello del tutto Inutile fuorviante e persino dannoso in prospettiva per il consumatore, anticoncorrenziale, costoso e vessatorio per gli operatori ed

inefficace a conseguire l'obiettivo di contrastare la presunta speculazione", ha proseguito.

"Proponiamo che per garantire ulteriore trasparenza, al posto di inutili cartelli ulteriori, sui punti vendita possa essere esposto un QRCode, che indirizzi gli utenti effettivamente interessati ad adire al sito dell'Osservaprezzi Carburante del Mimit, con dati certificati quindi dal Ministero e basati su prezzi effettivi, selezionabili per

area geografica, itinerario o tratta autostradale, superando in senso effettivamente proattivo del consumatore questa inutile controversia su un concetto, quello del "prezzo medio" che ha un valore puramente mediatico ed emozionale a seguito dell'attenzione sui prezzi scatenata dall'aumento delle accise", ha concluso.

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2411:27 gen 2023


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