ROMA (MF-DJ)--Saldi al via da domani nella maggior parte delle Regioni, con sconti in risalita rispetto a quelli praticati nel 2021, sia in inverno che in estate, ma molto inferiori a quelli pre-pandemia del gennaio 2020.

E' quanto emerge dallo studio dell'Unione Nazionale Consumatori, che ha analizzato i ribassi effettivamente praticati dai commercianti negli ultimi anni secondo le rilevazioni Istat. L'Abbigliamento (Indumenti + Accessori), si legge in una nota, quest'anno registrerà un abbassamento medio dei prezzi del 19,2%, in aumento rispetto al 18,5% del gennaio 2021, +0,7 punti percentuali, anche se nettamente inferiori rispetto all'ultimo dato pre-crisi del gennaio 2020, quando lo sconto si era attestato al 22,5%, ben 3,3 punti percentuali in più.

Il record della convenienza spetta agli Indumenti, che con una riduzione del 20,7% rappresentano la voce più scontata, +0,8 punti sui precedenti saldi invernali, ma ben sotto ai valori pre-Covid, quando si raggiunse il 24,8%, uno scarto record di 4,1 punti. Le Calzature segneranno un ribasso del 19,2%, +1,2 punti rispetto all'inverno 2021.

Nel complesso, per Abbigliamento e calzature lo sconto sarà del 19,4%, superiore nel confronto con il 18,5% del gennaio 2021, ma inferiore all'ultimo dato pre-crisi, 22,7%. La diminuzione minore del prezzo, come sempre, spetta agli accessori (guanti, cravatte, cinture...), con una flessione dei listini del 10,4%.

"I commercianti hanno deciso di alzare gli sconti praticati rispetto allo scorso inverno, ma siamo ben lontani dai valori pre-pandemia. La crisi, insomma, che ha colpito anche loro, li ha indotti a contenere i ribassi rispetto al passato, nel tentativo di rifarsi delle perdite. Ma non è in questo modo che si incentivano gli acquisti, specie in una situazione nella quale il decollo dell'inflazione e la stangata da 1008 euro per i soli rialzi delle bollette di luce e gas sta producendo effetti deleteri sugli acquisti", afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

"I dati Istat, comunque, confermano che gli sconti pubblicizzati in vetrina, 70% e 50%, sono farlocchi e che l'abitudine di far lievitare il prezzo vecchio è ancora diffusa. Per questo suggeriamo di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare e di non farsi incantare da ribassi improbabili", conclude Dona.

gug

(END) Dow Jones Newswires

January 04, 2022 04:49 ET (09:49 GMT)