MILANO (MF-DJ)--Dopo due anni di Covid, l'export agroalimentare italiano evidenzia una crescita vicina al 15% rispetto al 2019, arrivando così a sfondare il muro dei 50 Miliardi di euro.

Salumi, ortofrutta e pasta i top prodotti del Made in Italy che nel 2021 evidenziano l'incremento maggiore rispetto al periodo pre-pandemico, mentre sul versante dei mercati svettano Corea del Sud e Cina con dinamiche di crescita superiori al 40%, seguite da Usa e Canada con +20%.

È quanto emerge dall sesto Forum Agrifood Monitor realizzato da Nomisma in collaborazione con Crif, tenutosi oggi dalla sede di Bologna in versione digitale, che ha evidenziato gli effetti che il Covid ha generato sulle vendite oltre frontiera del food&beverage Made in Italy e sul posizionamento competitivo dei nostri prodotti nei diversi mercati mondiali.

Il tutto attraverso analisi di mercato, indagini sui consumatori e il contributo di esperti e imprenditori del settore, tra cui Paolo De Castro, europarlamentare, Alessandro Guerini, Export Director Gruppo Vinicolo Santa Margherita, Fabio Maccari, Amministratore Delegato Gruppo Salov e Silvia Mandara, Vice Presidente Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop.

Anche il Regno Unito post-Brexit non riduce gli acquisti dall'Italia, pur in un contesto di generale diminuzione delle importazioni agroalimentari del paese. La possibilità di un ulteriore allungo dell'export italiano nell'anno in corso è messo a rischio da diversi fattori: dalle tensioni geopolitiche ai costi energetici, dei trasporti e delle commodity che continuano a rimanere alti.

com/lde

lucrezia.degliesposti@mfdowjones.it

fin

MF-DJ NEWS

2216:19 feb 2022


(END) Dow Jones Newswires

February 22, 2022 10:20 ET (15:20 GMT)