MILANO (MF-DJ)--Solo pochi mesi fa i funzionari russi stavano minacciando l'Europa promettendole di dover affrontare un inverno tragico e il continente si è preparato per una crisi energetica di proporzioni storiche. I Paesi europei hanno però avviato una corsa contro il tempo riuscendo a evitare le conseguenze peggiori, almeno per ora.

La spinta a livello continentale per risparmiare energia e il clima mite hanno messo l'Europa sulla buona strada per evitare la debilitante crisi energetica che molti temevano quando la Russia ha tagliato le forniture di gas naturale al continente lo scorso anno. Le famiglie e le imprese di tutta Europa stanno consumando molta meno energia del previsto, grazie al clima caldo in tutta la regione nelle ultime tre settimane. I prezzi elevati hanno fornito inoltre un forte incentivo a consumare meno gas ed elettricità e le campagne di sensibilizzazione lanciate dai governi per incoraggiare il risparmio energetico sembrano funzionare, dicono funzionari e analisti.

"C'è una consapevolezza su come usiamo l'energia e quanto costa, che è più grande che mai", ha detto Brian Motherway, capo della divisione efficienza energetica dell'Agenzia internazionale per l'energia, aggiungendo che "la risposta è stata piuttosto sorprendente". Il calo della domanda ha fornito un cuscinetto di sicurezza alle forniture di gas europee, che arrivano ora da fornitori alternativi alla Russia, principalmente Stati Uniti e Norvegia. La principale fonte è diventata il gas naturale liquefatto, principalmente in arrivo dagli Usa, con il continente che sta correndo per costruire nuovi terminal per il Gnl: l'ultima apertura è stata quella di venerdì a Lubmin, sulla costa settentrionale della Germania. Lo stoccaggio di gas in Europa intanto è all'83% circa, ben al di sopra dei livelli normali di circa il 65% a questo punto dell'inverno.

Le forniture inaspettate stanno spingendo gli economisti ad aggiornare le loro previsioni economiche per la regione. I problemi energetici europei sono però tutt'altro che finiti. Gli analisti affermano che una domanda chiave riguarda quante difficoltà e danni economici sono stati causati dagli sforzi per risparmiare energia. Le chiusure su larga scala delle industrie ad alta intensità energetica minacciano di erodere la base industriale europea. Alcune famiglie, poi, devono far fronte a bollette dell'elettricità e del gas in forte aumento nonostante i loro sforzi per consumare meno. I prezzi del gas in Europa rimangono alti rispetto agli standard storici e rappresentando una minaccia a lungo termine per la base manifatturiera del continente. L'interruzione delle forniture russe ha lasciato l'Europa fortemente dipendente dal Gnl, che viene trasportato principalmente via nave ed è significativamente più costoso del gas che arriva tramite gasdotto. "La regione sta subendo uno shock persistente che limiterà l'attività economica per un bel po' di tempo", hanno detto gli economisti di Bank of America venerdì.

Per ora, l'Europa ha tagliato drasticamente il consumo di energia senza intaccare la crescita economica. La domanda di gas nell'Unione europea è diminuita di circa il 20% nel quarto trimestre rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, secondo l'Aie. In Francia, il consumo di elettricità nell'ultimo mese è diminuito di quasi il 10% e il consumo di gas tedesco dall'inizio di dicembre è stato del 15% inferiore al previsto grazie alle condizioni meteorologiche, secondo il regolatore energetico tedesco. Le persone stanno abbassando i termostati in tutto il continente, installando pompe di calore e rinnovando le loro case per migliorarne l'efficienza.

cos


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January 16, 2023 05:28 ET (10:28 GMT)