(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 31 gen - Il procedimento di liquidazione di Evergrande emesso lunedì dal tribunale di Hong Kong porterà probabilmente a un basso tasso di recupero per coloro che detengono il debito offshore di Evergrande, ovvero gli investitori di bond in dollari. E' quanto scrivono gli esperti di S&P in un rapporto in cui sottolineano come più in generale dovranno essere rivalutate le aspettative sui tassi di recupero dei bond cinesi speculative-grade in default nel mercato offshore. Evergrande - si rileva nel rapporto - deve consegnare centinaia di migliaia di case già vendute ai propri clienti nella Cina continentale. Le autorità hanno dato priorità a questo obiettivo e non permetteranno che la liquidazione blocchi la realizzazione dei progetti. L'imperativo politico è mantenere le unità onshore operative per rispettare gli impegni di consegna degli immobili. Il problema per gli investitori esteri è che, sebbene una maggioranza significativa degli asset di Evergrande sia onshore, il 26% del suo debito è offshore. Per quanto riguarda l'impatto sul mercato fisico, l'agenzia di rating ritiene che sarà limitato poiché Evergrande è in default da più di due anni e dunque è improbabile che la sua liquidazione possa avere un impatto molto più negativo di quello già registrato. Gli acquirenti si rivolgeranno però a costruttori finanziariamente solidi per la realizzazione di nuove abitazioni, aggravando ulteriormente la divergenza all'interno del comparto. "Ciò presuppone, ovviamente, che le entità operative onshore di Evergrande continuino a lavorare per completare le centinaia di migliaia di case già vendute. Se la liquidazione della capogruppo dovesse in qualche modo compromettere tale attività, il mercato immobiliare nazionale potrebbe essere destinato a soffrire ancora di più".

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(RADIOCOR) 31-01-24 16:37:54 (0614)IMM 3 NNNN


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January 31, 2024 10:38 ET (15:38 GMT)