ROMA (MF-DJ)--Rischio sanzione piena per i contribuenti che hanno ricevuto contestazioni per la compilazione del quadro RW della dichiarazione dei redditi, per i quali sembrano preclusi eventuali sconti. Un buco nella normativa contenuto nell'ultima legge di bilancio sui cui ora i fiscalisti attendono un chiarimento dall'Agenzia delle Entrate.

L'RW è il quadro nel quale, ai fini del monitoraggio fiscale, devono essere segnalate anche le criptovalute, per le quali la legge di bilancio ha previsto una regolarizzazione spontanea, dopo anni in cui gli asset sono stati assimilati, per assonanza nel nome, a valute estere, in base a una interpretazione delle Entrate.

"Non è chiaro cosa succederà con le sanzioni, sembra esserci una dimenticanza o una imprecisione nelle scelte lessicali usate", spiega a MF-Milano Finanza Fabrizio Capponi, partner di Dentons studio legale tributario ed head of international tax per l'Italia.

L'aspetto è tecnico ma dirimente. Al comma 166 della manovra è scritto che le irregolarità e le infrazioni formali commesse fino al 31 ottobre 2022 possono essere regolarizzate versando 200 euro per ciascun periodo d'imposta cui sono riferite le violazioni. Scorrendo la Legge di Bilancio tuttavia il comma 169 esclude dalla regolarizzazione gli atti di contestazione o irrogazione di sanzioni, limitatamente a quelli emessi nel quadro della procedura di voluntary disclosure. Questo il passaggio contestato che, sottolinea Capponi, lascia aperte le interpretazioni. Per come sono scritte le norme, appare chiaro che non possono essere sostitutive di una nuova voluntary. Un principio corretto, in linea con le regole della collaborazione volontaria aderendo alla quale ci si è impegnati a dichiarare tutto, senza poter quindi far affiorare nuove mancanze in futuro. È quindi anche naturale che non si concedano nuove forme di emersione. Diverso appare invece il caso dei contribuenti cui è contestato un certo tipo di condotta legata agli anni precedenti e che potrebbero essere costretti a pagare sanzione piena. Prendiamo come esempio un contribuente che si sia avvalso di un regime speciale (ad esempio quello di cui all'articolo 24-bis del Tuir, il cosiddetto Regime Paperoni), la cui opzione sia stata poi contestata dall'amministrazione finanziaria e che sia incorso in sanzioni da Rw. In queste situazioni sembrerebbe poco in linea con lo spirito delle norme non potersi avvalere di una riduzione delle sanzioni L'auspicio è che arrivi a breve una circolare dell'Agenzia delle Entrate "per chiarire se il riferimento alla voluntary implichi solo l'impossibilità di aderire a nuove forme di emersione oppure se sia impedito anche sanare violazioni contestate fuori voluntary accedendo alla riduzione a un diciottesimo della sanzione", aggiunge Capponi. "Va chiarito se il limite deve applicarsi solo a contestazioni riferite a procedure di collaborazione volontaria o a qualsiasi violazione da RW".

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