Ci si aspettava che l'Opec+ si attenesse ai tagli di due milioni di barili al giorno (bpd) già stabiliti fino alla fine del 2023, ma invece ha annunciato ulteriori tagli alla produzione di circa 1,16 milioni di bpd.

Dopo l'annuncio, il dollaro è inizialmente salito.

Tuttavia, "la reazione istintiva si sta affievolendo, mentre i mercati tornano a concentrarsi sui fondamentali di disinflazione più profondi che probabilmente guideranno le prospettive della politica monetaria", ha detto Karl Schamotta, chief market strategist di Corpay a Toronto.

Intorno alle 16,05 l'euro guadagna lo 0,5% a 1,0894 dollari, dopo aver toccato un minimo di una settimana a 1,0788 dollari a inizio seduta.

L'indice del dollaro cala dello 0,78% a 102,13.

Rispetto alla valuta giapponese, il dollaro cede lo 0,23% a 132,49 yen, dopo aver raggiunto i massimi da circa metà marzo.

La sterlina si attesta a 1,2408 dollari, in rialzo dello 0,65%, mentre il dollaro scende leggermente rispetto al franco svizzero, a 0,914 franchi.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Andrea Mandalà)