Il patto dell'Unione Europea prevede un limite massimo del 60% per il rapporto tra il debito pubblico e il PIL (prodotto interno lordo) di ogni Stato membro, ma è in corso un dibattito in Europa su come rendere le regole più flessibili.

Le regole, che limitano anche il rapporto deficit pubblico/PIL, sono state sospese fino al 2023 per dare spazio ai governi di affrontare l'impatto della pandemia e le conseguenze economiche della guerra in Ucraina.

"Stiamo discutendo su come riformare il patto di stabilità... Penso di poter presentare una proposta dopo l'estate", ha detto Gentiloni, parlando ad un evento economico nella città italiana di Trento.

"Il percorso verso la riduzione del debito deve essere reso più graduale, più credibile e meno pericoloso per la crescita, anche perché sappiamo tutti che senza crescita ridurre il debito è molto difficile", ha detto Gentiloni.

I programmi di sostegno statale e di investimento per contrastare l'impatto economico del COVID-19 hanno fatto impennare i livelli di debito di molti Stati dell'Unione Europea oltre l'attuale limite del 60% del PIL previsto dal Patto di Stabilità, con l'obiettivo medio di debito/PIL della zona euro attualmente al 97,5%, secondo il commissario.

Gentiloni ha detto che il processo richiederà probabilmente che ogni Paese presenti il proprio piano per contenere il debito pubblico, lo negozi con la Commissione e, una volta concordato, il Consiglio dell'UE vi apporrà il proprio timbro.

I singoli piani sarebbero "differenziati e con obiettivi diversi di riduzione del debito" per i diversi Paesi.