I gestori patrimoniali asiatici si vedono diffidenti nei confronti degli asset digitali, nonostante l'impennata della domanda

I gestori patrimoniali in Asia si stanno trattenendo dall'offrire asset digitali agli investitori, nonostante l'aumento della domanda, a causa della mancanza di comprensione di questi asset, secondo un sondaggio di settore della società di consulenza Accenture pubblicato lunedì.

Le banche globali si stanno muovendo con cautela verso la criptovaluta da diversi anni, alcune inserendola all'interno delle operazioni esistenti e altre creando nuove attività.

"Attualmente, il 52% degli investitori benestanti in Asia detiene asset digitali di qualche tipo. La ricerca di Accenture indica che questo dato potrebbe raggiungere il 73% entro la fine del 2022", ha dichiarato Accenture lunedì.

"Gli asset digitali rappresentano il 7 per cento dei portafogli degli investitori intervistati - diventando così la quinta classe di asset più grande in Asia - più di quanto allocano le valute estere, le materie prime o gli oggetti da collezione. Tuttavia, due terzi delle società di gestione patrimoniale non hanno in programma di offrire asset digitali", ha dichiarato Accenture.

I risultati fanno parte del rapporto di Accenture sul futuro del settore della gestione patrimoniale in Asia, basato su due sondaggi: uno su circa 3.200 investitori e un altro su oltre 500 consulenti finanziari di società di gestione patrimoniale in Asia. I sondaggi sono stati effettuati nel dicembre 2021 e nel gennaio 2022.

"Per le società di gestione patrimoniale, gli asset digitali rappresentano un'opportunità di guadagno da 54 miliardi di dollari, che la maggior parte ignora", ha dichiarato Accenture.

"Tra gli ostacoli all'azione delle aziende vi sono la mancanza di convinzione (e di comprensione) degli asset digitali, una mentalità attendista e, dato che il lancio di una proposta di asset digitali è complesso dal punto di vista operativo, la scelta di dare priorità ad altre iniziative", ha affermato.

La più grande banca del sud-est asiatico, DBS Group, ha lanciato una piattaforma di trading di criptovalute indipendente nel dicembre 2020, offrendo agli investitori aziendali e agli investitori accreditati servizi di trading di criptovalute per molti asset digitali.

Il mese scorso, Nomura Holdings ha dichiarato che quest'anno creerà una società di asset digitali che consentirà agli investitori istituzionali di negoziare prodotti legati alle criptovalute, tra gli altri.