I titoli azionari cinesi hanno lottato per trovare una direzione giovedì, mentre gli investitori attendevano con cautela le notizie politiche provenienti da una riunione di leadership chiave a Pechino, che dovrebbe concludersi nel corso della giornata.

Il sentimento è stato anche messo sotto pressione dalla prospettiva di un'escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, che ha trascinato al ribasso i titoli azionari asiatici più ampi.

L'indice cinese CSI 300 è salito dello 0,1% a mezzogiorno, mentre l'indice Shanghai Composite è scivolato dello 0,1% e l'indice Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,2%.

Le speranze degli investitori sono alte per i quattro giorni

plenum

che cerca di iniettare fiducia nell'economia, soprattutto dopo il PIL del secondo trimestre.

ha mancato le previsioni

a causa del protrarsi della flessione del settore immobiliare e delle preoccupazioni per l'occupazione.

Tuttavia, gli obiettivi contrastanti, come il rilancio della crescita e la riduzione del debito, potrebbero comportare pochi progressi nell'attuazione del cambiamento.

"È difficile che il Governo lanci qualcosa di drastico", ha detto Steven Leung, direttore esecutivo della società di brokeraggio UOB Kay Hian a Hong Kong, aggiungendo che si prevede una sorta di sostegno al settore immobiliare o alla tecnologia.

"Penso che ci aspettiamo almeno qualcosa, e finora siamo rimasti delusi e non abbiamo sentito nulla", ha detto.

I titoli dei chip in Asia sono crollati giovedì, seguendo il pesante selloff di Wall Street, stimolato da una notizia secondo cui gli Stati Uniti stavano valutando restrizioni più severe sulle esportazioni di tecnologia avanzata dei semiconduttori in Cina.

L'indice cinese CSI Information Technology è crollato del 2,2%, con le aziende di semiconduttori in calo dell'1,6%.

Altri settori sono stati misti, con i finanziari e gli immobili che sono scivolati rispettivamente dello 0,05% e dello 0,01%, mentre i beni di consumo e l'assistenza sanitaria sono saliti rispettivamente dello 0,22% e dello 0,58%.

I giganti tecnologici quotati a Hong Kong hanno perso lo 0,7%. Gli operatori di mercato temono anche che la Cina abbia un ruolo importante nella politica estera di Donald Trump, se dovesse vincere la corsa presidenziale degli Stati Uniti.

"Il 'commercio di Trump' si sta scaldando. Il riavvio delle tariffe potrebbe amplificare le perturbazioni economiche globali e aumentare il sentimento di avversione al rischio", ha dichiarato Huatai Securities in una nota. (Redazione di Shanghai Newsroom; Editing di Varun H K)