Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto lunedì alle grandi aziende di tecnologia di consumo di assumersi la responsabilità e di "riconoscere i danni che i vostri prodotti stanno infliggendo alle persone e alle comunità".

Prendendo di mira le aziende, di cui non ha fatto il nome, e le loro piattaforme di social media, ha detto: "Avete il potere di mitigare i danni alle persone e alle società di tutto il mondo. Avete il potere di cambiare i modelli di business che traggono profitto dalla disinformazione e dall'odio".

Ha avvertito che "gli algoritmi opachi spingono le persone in bolle informative e rafforzano i pregiudizi, tra cui il razzismo, la misoginia e la discriminazione di tutti i tipi", con obiettivi comuni come donne, rifugiati, migranti e minoranze.

Guterres è intervenuto ad una conferenza stampa per lanciare una serie di principi globali dell'ONU per l'integrità dell'informazione, che ha definito un punto di partenza per combattere la disinformazione, la disinformazione e l'incitamento all'odio.

"Alcune parti interessate hanno una responsabilità maggiore", ha aggiunto. "Per loro, ho un messaggio chiaro: Chiediamo di agire".

Ha detto che gli inserzionisti e l'industria delle relazioni pubbliche devono smettere di monetizzare i contenuti dannosi, citando la crisi climatica.

"Creativi - non usate il vostro talento per fare greenwash. Agenzie di pubbliche relazioni - cercate clienti che non ingannino le persone e non distruggano il nostro pianeta", ha detto Guterres.

Ha esortato i media a innalzare e far rispettare gli standard editoriali e a "trovare inserzionisti che siano parte della soluzione, non del problema", affermando che i governi dovrebbero impegnarsi per un panorama mediatico libero, vitale, indipendente e plurale.

Guterres ha anche detto ai governi di: "Garantire che le normative rispettino i diritti umani. Astenersi da misure drastiche, come la chiusura totale di Internet. Rispettare il diritto alla libertà di opinione e di espressione".

La scorsa settimana, il chirurgo generale degli Stati Uniti Vivek Murthy ha chiesto di aggiungere un'etichetta di avvertimento alle app dei social media, per ricordare che queste piattaforme hanno causato danni ai giovani, soprattutto agli adolescenti.