L'organo di controllo dell'Unione Europea per la protezione dei dati, mercoledì, ha chiesto maggiori tutele per la privacy nella proposta di legge dell'UE per sostenere l'euro digitale.

La Banca Centrale Europea (BCE) dichiarerà a breve di voler portare avanti i preparativi per un euro digitale, una delle tante banche centrali in tutto il mondo che cercano di stare al passo con i progressi tecnologici nei pagamenti.

La Commissione Europea ha proposto una bozza di legge che darebbe un sostegno legale all'euro digitale, ma i consumatori temono che possa sostituire il contante e consentire alle autorità di tracciare le spese.

L'approvazione del progetto di legge è stata rallentata per dare più tempo alle preoccupazioni che l'euro digitale mancherà dell'anonimato del contante per le transazioni di basso valore.

Il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) ha dichiarato mercoledì di aver "fortemente raccomandato" di aggiungere alla bozza di legge una soglia di privacy per le transazioni online che utilizzano l'euro digitale "in base alla quale né le transazioni offline né quelle online di basso valore vengono tracciate ai fini dell'antiriciclaggio e della lotta al finanziamento del terrorismo".

La bozza di legge dovrebbe anche "chiarire ulteriormente" le responsabilità in materia di protezione dei dati della BCE e dei fornitori di servizi di pagamento (PSP).

"Ciò include le basi legali su cui la BCE e i PSP devono basarsi e i tipi di dati personali che devono trattare per l'emissione, la distribuzione e l'uso dell'euro digitale", ha detto l'EDPB.

Il Consiglio ha affermato di essere fortemente favorevole al fatto che gli utenti dell'euro digitale potranno sempre scegliere se pagare in euro digitali o in contanti.

Un elevato standard di privacy e di protezione dei dati è fondamentale per la fiducia dei cittadini in questa nuova valuta digitale", ha dichiarato Irene Loizidou Nicolaidou, vice presidente dell'EDPB.