ROMA (MF-DJ)--Ilva sta lavorando sul metano con il premio Nobel, Carlo Rubbia, per la transizione verde. Lo ha detto al Corriere della Sera il presidente di Acciaierie d'Italia (ex Ilva), Franco Bernabè.

Le fonti rinnovabili come l'eolico e il fotovoltaico sono state "la prima risposta" al carbone, quando si è capito che "la rapidità con cui si sta accumulando la CO2 nell'atmosfera creerà senz'altro delle conseguenze inaspettate. All'inizio erano fuori mercato e sussidiate, poi il costo è crollato. La regione dell'Asia Pacifico ha installato più di metà delle rinnovabili al mondo e grazie all'effetto di scala i costi sono diminuiti del 50% negli ultimi cinque anni. È bastato aumentare la produzione e migliorare la tecnologia per ottenere enormi vantaggi. I limiti sono però noti: servono spazi enormi e c'è discontinuità nella produzione".

L'Italia punta molto sulle rinnovabili per la transizione, "ma sono cinque anni che le rinnovabili quasi non crescono. Nel 2015 avevamo quasi 19 Gigawatt installati e nel 2020 eravamo appena a 21. In Germania nello stesso tempo si è passati da 39 a 53, in Asia Pacifico da 90 a 422. Da qualche parte il problema in Italia ci sarà, se continuiamo a parlarne ma la crescita è impercettibile".

"Ci sono le sovrintendenze da convincere. Siamo un Paese nel quale il paesaggio è un patrimonio da preservare, che può creare posti di lavoro e prosperità. E comunque non dimentichiamo che, a livello mondiale, solare ed eolico non sono più del 5% del mix. Le fonti fossili restano ancora l'85% del totale", ha continuato.

"Di petrolio -ha sottolineato Bernabè- ci sarà ancora bisogno soprattutto per la chimica. E il gas è la più recente delle fonti fossili, a minori emissioni di CO2 ed era considerato fino a qualche tempo fa la fonte di transizione per i prossimi cent'anni". Non c'è tutto questo tempo, "ma il gas naturale ha due caratteristiche: ce n'è in abbondanza per centinaia di anni; e si presta con un processo di cracking alla separazione atomica di idrogeno da carbonio, per produrre idrogeno senza emettere CO2".

La reazione cosiddetta di "steam reforming" per produrre l'idrogeno genera molta CO2, "invece se si scindono le molecole di idrogeno dal carbonio riscaldando il metano senza farlo bruciare, con la pirolisi, non si produce anidride carbonica. Da un lato c'è l'idrogeno pulito e dall'altro una polvere di carbonio che può essere utilizzata in vari modi".

È una nuova tecnologia, "c'erano dei problemi ingegneristici, ma il premio Nobel della Fisica Carlo Rubbia e i ricercatori del Politecnico di Milano sostengono che possono essere risolti. Carlo Mapelli del Politecnico di Milano, che è consigliere d'amministrazione di Acciaierie d'Italia, sta lavorando a una tecnologia simile ma con un processo diverso. Il gas può essere trasportato agli impianti siderurgici, dove può avvenire il processo di cracking per pirolisi o catalisi".

Perché questo progetto sia applicato su scala industriale servono

"investimenti. Ma è un progetto indicativo del fatto che l'intelligenza umana può trovare le soluzioni, una volta applicata al problema della scarsità di energia che non ci eravamo mai posti dall'inizio della rivoluzione industriale".

La scissione a zero emissioni nel metano dell'idrogeno dal carbonio sarà "può essere una delle molte soluzioni che concorrono. Dico solo che non si può pensare di abbandonare le fonti fossili, con il potenziale di innovazione che c'è ancora dentro. Quando un problema è complesso -ha proseguito- la mente umana può risolverlo se vi si applica. Invece se affrontiamo il tema della transizione energetica come una guerra di religione, allora ci perdiamo".

"Non credo che le scadenze europee più vicine potranno essere realizzate. E la Cina -ha concluso- è il Paese che più di ogni altro sta sviluppando le rinnovabili, tra l'altro con emissioni procapite più basse della Germania, degli Stati Uniti o dell'Australia (ma non dell'Italia). La Cina è anche il Paese che sta facendo il maggiore sforzo di sviluppo tecnologico delle rinnovabili e anche qui l'Europa rischia di arrivare in ritardo, di diventare importatore di tecnologie altrui".

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January 11, 2022 02:15 ET (07:15 GMT)