Per le imprese a causa contesto economico ancora debole

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 29 giu - Nel 2024 il tasso di deterioramento del credito delle imprese si assesterà al 3,5% (dal 2,4% registrato nel 2023), a causa del contesto economico ancora debole e dell'elevata incertezza geopolitica. Nel 2025, invece, un maggior tono della crescita economica e il minor livello atteso dei tassi di interesse porteranno a un lieve calo (3,2%), per concludere nel 2026 con un tasso di deterioramento previsto al 2,7%, tre decimi di punto più del dato del 2023 ma al di sotto del livello del 2019 (2,9%). È quanto stimano Abi e Cerved nell'outlook 2024-2026. In particolare, per il 2024 gli aumenti più consistenti si stimano per le micro (dal 2,7% al 3,7%) e le medie imprese (dall'1,3% al 2,3%), per le attività che operano nelle costruzioni (dal 2,5% al 4,0%), soprattutto di media dimensione (dal 2,7% al 4,8%), e nel Sud Italia (dal 3,2% al 4,4%), con incrementi particolarmente marcati per le microimprese (dal 3,4% al 4,6%).

La ricerca contiene le stime dei flussi dei crediti erogati alle imprese che nel corso dell'anno vengono classificati come deteriorati (dati che oltre alle sofferenze includono, dunque, anche i crediti che le banche devono classificare come inadempienze probabili o crediti scaduti), espressi in percentuale dei crediti in bonis ad inizio anno, con dettagli dimensionali, per settore e per area geografica.

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(RADIOCOR) 29-06-24 10:49:53 (0160) 3 NNNN


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June 29, 2024 04:50 ET (08:50 GMT)