MILANO (MF-DJ)--L'India ha vietato altre 43 app cinesi nell'ultima mossa di New Delhi tesa a fare pressione sulla Cina mentre le tensioni aumentano a seguito dello scontro al confine tra i due Paesi.

Il ministero dell'Elettronica e della Tecnologia dell'informazione dell'India ha emesso un ordine, citando le crescenti preoccupazioni sulla sicurezza dei dati, per bloccare le app cinesi, limitando l'accesso da parte di Pechino a uno dei mercati online più grandi e in più rapida crescita al mondo.

"Questa azione è stata intrapresa sulla base degli input secondo cui queste app realizzano attività pregiudizievoli per la sovranità e l'integrità, la difesa, la sicurezza e l'ordine pubblico dell'India", ha detto il ministero.

Il numero totale di app cinesi bandite in India sale quindi oltre quota 170. I divieti rappresentano, secondo alcuni politici indiani, un "attacco digitale" contro la Cina dopo che uno scontro a giugno tra i due Paesi lungo il confine conteso in Himalaya ha causato la morte di 20 soldati indiani.

Sebbene ci siano stati ripetuti incontri tra i funzionari di entrambi i Paesi per alleviare le tensioni, sia le truppe indiane che quelle cinesi - che di solito lasciano la regione nella stagione fredda - si stanno preparando per restare sul territorio anche all'inizio del rigido inverno.

Anche gli Stati Uniti hanno cercato di porre limiti alle società tecnologiche cinesi. I tentativi dell'amministrazione Trump di limitare l'accesso all'app di condivisione video TikTok agli americani sono stati rinviati questo mese quando il dipartimento del Commercio ha dichiarato che non avrebbe applicato il suo ordine che impedirebbe alle aziende di fornire servizi di hosting su Internet o di consegna di contenuti a TikTok.

Il giro di vite degli Stati Uniti sulle app di social media cinesi è stato guidato dal presidente Usa, Donald Trump, e non è chiaro come il presidente eletto, Joe Biden, affronterà la situazione. Molti membri del Congresso di entrambe le parti, tuttavia, hanno lanciato l'allarme sulla potenziale raccolta di dati e sorveglianza cinese negli Stati Uniti.

L'India è stata più dura con la Cina, almeno per quanto riguarda le app. Quella di oggi segna la terza ondata di app cinesi vietate nel Paese. La prima ondata era stata a giugno e la seconda a settembre.

L'ultima ondata ha colpito alcune app di incontri e video meno conosciute e anche aggiunto alla lista dei divieti alcune app collegate ad Alibaba Group Holding, tra cui AliExpress e Alibaba Workbench. Le app più grandi di Alibaba, tra cui Alipay e UC Browser, erano state bandite nei round precedenti. Alibaba ha fatto grandi scommesse sul potenziale dell'India realizzando grandi investimenti.

L'India ha anche bandito all'inizio di quest'anno la piattaforma di messaggistica WeChat di Tencent Holdings. L'app più popolare che l'India ha vietato, a giugno, è stata TikTok, di proprietà di Bytedance, con sede a Pechino. Prima del divieto, l'India era il Paese principale per gli utenti di TikTok, con centinaia di milioni di download.

Alcuni consumatori indiani hanno anche minacciato di boicottare gli smartphone di fabbricazione cinese che dominano il mercato locale ma i dati sulla quota di mercato negli ultimi trimestri suggeriscono che pochi lo hanno fatto realmente.

Funzionari indiani hanno detto che avrebbero vietato alle loro società di telecomunicazioni statali di acquistare apparecchiature da società cinesi come ZTE e Huawei Technologies per le future reti mobili 4G. Le autorità indiane hanno anche avvertito privatamente gli operatori di telecomunicazioni di non collaborare con società cinesi nell'introduzione di nuove reti 5G.

cos

(END) Dow Jones Newswires

November 24, 2020 11:51 ET (16:51 GMT)