ROMA (MF-DJ)--"La distribuzione moderna sta facendo da argine all'aumento dei prezzi. Lo vediamo nei fatti: l'inflazione nel carrello della spesa si ferma al 2,4% contro il 3,9% della media complessiva. Non possiamo resistere all'infinito, però".

Lo dice al Corriere della Sera il presidente di Federdistribuzione, Alberto Frausin, dicendo di ritenere che "fino alla primavera, diciamo fino alla primavera inoltrata, potremmo resistere. Nella speranza che si tratti di una fase transitoria e gli aumenti dell'energia e delle materie prime si ridimensionino. Così cerchiamo di difendere il potere d'acquisto delle famiglie".

Nell'ultimo trimestre il valore della spesa alimentare è aumentato ma le quantità vendute sono diminuite. "Inutile nasconderci dietro un dito, rischiamo di entrare in una fase in cui i consumi diminuiscono. E in un Paese come il nostro con il 22% del Pil generato dai consumi interni -mette in evidenza- questo significa mettere a rischio i tassi di crescita previsti per quest'anno".

"L'inflazione crescente mette sotto pressione i rapporti all'interno della filiera. Credo che proprio per la difficoltà della congiuntura sia necessaria una ancora maggiore collaborazione. Tutti -sottolinea- devono farsi carico della compressione dei margini, guardando al futuro per uscirne più forti. Ma non è solo quello. Si tratta anche di fare innovazioni per compensare la riduzione dei margini con aumenti di produttività".

"Negli ipermercati sono presenti 30 mila codici diversi. Ci sono ampi margini per aumentare la produttività con la digitalizzazione, per questo stiamo chiudendo un accordo con Confindustria digitale. Vorremmo poi metterci in gioco anche rispetto agli obiettivi del Pnrr. Credo che il nostro contributo potenziale non sia ancora stato espresso ed è un punto che rimettiamo all'attenzione del governo".

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January 12, 2022 03:41 ET (08:41 GMT)