ROMA (MF-DJ)--Nel 2022 il tasso di diffusione di Internet tra le famiglie residenti in Italia con almeno un componente di 16-74 anni è del 91,4%, valore in linea con la media EU27 (92,5%). Il Paese, quindi, in tre anni ha recuperato il gap che lo caratterizzava in passato.

Lo rileva l'Istat aggiungendo che se si allarga l'analisi a tutte le famiglie residenti sul territorio italiano la quota di quelle che dispone di un accesso a Internet scende all'83,1%. Nelle famiglie composte da soli anziani si rileva infatti una minore diffusione: solo una su due (49,8%) dispone di un accesso, a fronte del 98,8% di quelle in cui è presente almeno un minore e del 93,4% di quelle senza minori ma i cui componenti non siano solo anziani. In questi ultimi anni, nonostante l'accelerazione nell'utilizzo delle Ict, le famiglie costituite da soli anziani non sono riuscite a recuperare il gap di partenza.

L'analisi territoriale conferma il gradiente Nord-Sud. Il Trentino-Alto Adige (88,9%) e la Lombardia (86,1%) sono le regioni con la percentuale più alta di famiglie connesse a Internet; all'opposto si collocano la Puglia (78,2%), la Basilicata (77,5%) e la Calabria (73,6%). Va sottolineato, però, che in questi ultimi tre anni i divari territoriali si sono progressivamente attenuati. Infatti, se nel 2020 la distanza tra il Nord e il Mezzogiorno era di 7,5 punti percentuali, nel 2021 scende a 5,5 e nel 2022 a 4,9.

La maggior parte delle famiglie senza accesso a Internet da casa indica come principale motivo la mancanza di capacità (59,9%) e il 21,5% non considera Internet uno strumento utile e interessante. Seguono motivazioni di ordine economico, legate all'alto costo dei collegamenti o degli strumenti necessari (11,9%), mentre il 7,8% non naviga in Rete da casa perché almeno un componente della famiglia accede a Internet da un altro luogo.

pev


(END) Dow Jones Newswires

March 17, 2023 08:39 ET (12:39 GMT)