ROMA (MF-DJ)--Colpo di freno nella privatizzazione di Ita Airways. Entrambi gli aspiranti compratori chiedono che la compagnia aerea, oggi proprietà del ministero dell'Economia al 100%, fornisca un supplemento di informazioni soprattutto sul suo piano di sviluppo industriale. La richiesta arriva sia dalla prima cordata (con Msc e Lufthansa) sia dalla seconda, che unisce il fondo Certares ad Air France e Delta Airlines.

Il caso, scrive Repubblica, nasce da una richiesta dei due consulenti (Gianni&Origoni ed Equita) che assistono il ministero dell'Economia nella trattativa con le cordate in campo. I due consulenti del Ministero si sono accorti che nessuna delle due cordate ha proposto una cifra secca per Ita. Nella lettera del 23 maggio, giorno ultimo per depositare le offerte economiche, questa cifra non c'è. Abili negoziatori, gli aspiranti compratori hanno proposto cifre variabili, con una specie di forbice. Possiamo pagare hanno scritto - da questa cifra a questa cifra. Alla richiesta di precisare l'offerta, entrambe le cordate hanno messo le mani avanti. Lo faremo - hanno spiegato - soltanto quando avremo ricevuto tutte le notizie che richiediamo su Ita Airways e sul suo Piano industriale.

Prima di presentare le offerte a forbice, le due cordate sono entrate nella data room di Ita, che contiene i documenti riservati e sensibili sul vettore in vendita. Ma le cordate lamentano che la data room di Ita è stata aperta ai loro consulenti per un periodo troppo breve (solo venti giorni, dal 3 al 23 maggio). Entrambe annunciano, dunque, una valanga di domande supplementari su Ita (230 in tutto). E reclamano anche un aggiornamento del Piano industriale della compagnia, visto che la guerra in Ucraina ha stravolto il prezzo dei carburanti con aumenti fino all'80%.

Lunedì, in una lettera, il Ministero ha informato Ita dell'improvviso ostacolo che si frappone sulla strada della privatizzazione. Ita ha già messo a disposizione un'ampia documentazione aggiuntiva. Ma una fonte vicina a una delle due cordate non la considera sufficiente ed esaustiva. Il caso è aperto, dunque. E i compratori mandano un messaggio chiaro a Palazzo Chigi, al Ministero, alla stessa Ita: vi diremo quanto intendiamo pagare la compagnia aerea nazionale quando dati, grafici, proiezioni ne permetteranno una quantificazione corretta del valore. Il ministero dell'Economia e Ita pedalano, ora in salita, per chiudere il negoziato entro fine mese. Resta ottimista il presidente Alfredo Altavilla: tutto nella norma, dice, tempi non slittano.

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June 10, 2022 03:13 ET (07:13 GMT)