MILANO (MF-DJ)--"Vogliamo e dobbiamo andare avanti insieme", dice in un'intervista a Repubblica, il ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire che arriva oggi a Roma per incontrare i suoi omologhi Giancarlo Giorgetti e Adolfo Urso. Dopo le ultime polemiche tra Italia e Francia, Le Maire - uno degli uomini chiave dell'esecutivo di Parigi esprime la chiara volontà di ricomporre gli screzi, rafforzando la relazione bilaterale a cominciare dalla necessità di "trovare una posizione comune sulla risposta all'Inflation Reduction Act di Biden e sul modo di costruire una politica industriale europea sovrana".

"Rendiamoci conto dello shock che rappresenta l'Inflation Reduction Act (Ira) per la nostra industria. Servono le risposte giuste. La prima è la riforma del mercato europeo dell'elettricità, per garantire che ovunque in Europa ci sia elettricità decarbonizzata a un costo ragionevole. E' urgente negoziare e applicare questa riforma. La seconda risposta è stata data dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: un piano per sviluppare l'industria verde europea che permetta di semplificare e accelerare le procedure, ma anche di concedere aiuti di importo equivalente a quelli che gli Stati Uniti forniranno ai loro industriali, su una base che deve essere totalmente trasparente", ha detto.

Il coordinamento europeo, ha sottolineato, "deve essere il più stretto possibile. Comprendo perfettamente le preoccupazioni di alcuni, come l'Italia, che paventano il rischio che gli investimenti non vadano a beneficio di tutti i Paesi europei. Vorrei rassicurarli: non chiediamo un allentamento totale e questi aiuti di Stato devono essere proporzionati e mirati solo ad alcuni settori strategici. Ma guardiamo la realtà: avremo bisogno di investimenti massicci nell'idrogeno, nelle batterie elettriche, nei pannelli solari e nelle turbine eoliche. Dobbiamo fare in modo che ogni Stato europeo benefici di questa rivoluzione industriale verde".

Sulla possibile creazione di un fondo sovrano europeo finanziato da nuovo debito comune Le Maire ha detto che "resta una buona idea per l'Ue avere un fondo sovrano europeo che permetta di finanziare un certo numero di attività strategiche. E' uno dei temi di cui discuterò con Adolfo Urso. Ma ci sono già fondi disponibili: 250 miliardi di euro da Next Generation Eu, 40 miliardi di euro da Horizon Europe, 100 miliardi di euro dai fondi dicoesione. Usiamoli: 400 miliardi per finanziare l'industria verde. Questo non ci impedisce di lasciare aperta la possibilità di un fondo sovrano europeo a lungo termine".

"Dobbiamo discuterne apertamente con tutti i nostri partner. Ma oltre al fondo sovrano, c'è un terzo passo che ritengo essenziale: l'Unione dei mercati dei capitali. Se vogliamo davvero avere una profondità di finanziamento paragonabile a quella degli Stati Uniti, la creazione dell'Unione dei mercati dei capitali è essenziale. Con questi tre passi - l'utilizzo della nostra forza d'urto da 400 miliardi di euro, il Fondo sovrano europeo, l'Unione dei mercati dei capitali - l'Europa sarà in grado di finanziare gli investimenti essenziali per la transizione ecologica", ha aggiunto.

Per quel che riguarda la riforma del Patto di Stabilità e Crescita il ministro ha dichiarato che "vedo tre principi guida. Un principio di realtà: i nostri livelli di debito sono diventati molto diversi all'interno dell'Eurozona. C'è poi un principio di responsabilità. Saremo tanto più efficaci se ogni Stato si sentirà responsabile del risanamento delle proprie finanze pubbliche. Infine: esiste un principio di controllo. Se accettiamo differenze nel ritmo di ritorno a finanze pubbliche sane e la responsabilità di ogni Stato, deve esserci anche un controllo efficace ed efficiente. Intorno a questi tre principi, mi auguro che si trovi un accordo collettivo".

Soffermandosi sui rapporti tra Roma e Parigi Le Maire ha detto che "dobbiamo andare avanti insieme e vogliamo andare avanti insieme. Conoscete il mio attaccamento all'Italia e alla cooperazione franco-italiana. Il Trattato del Quirinale è qualcosa di storico. Deve tradursi in una serie di decisioni concrete. La prima è l'avvio del nostro forum di consultazioni a livello ministeriale. La mia visita a Roma sarà quindi la prima riunione ufficiale di queste consultazioni. In secondo luogo, dovremo trovare una posizione comune sulla risposta all'Ira e sul nostro modo di costruire una politica industriale europea sovrana. Italia e Francia hanno vocazione a lavorare insieme. Dobbiamo continuare a consolidare le aziende franco-italiane esistenti, che sono modelli di successo. Dobbiamo anche essere capaci di aprire nuove aree di cooperazione, penso all'intelligenza artificiale e alle nostre ambizioni spaziali. E' evidente che dobbiamo pensare al futuro dei lanciatori spaziali europei. Anche su questo vogliamo lavorare in stretta collaborazione con l'Italia".

cos


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March 03, 2023 02:50 ET (07:50 GMT)