ROMA (Reuters) - Flettono a gennaio sia l'indice di fiducia delle imprese italiane, che scende al valore più basso degli ultimi nove mesi, che quello di fiducia dei consumatori, tra i problemi legati al Covid-19 e ai prezzi dell'energia.

Secondo i dati diffusi da Istat questa mattina, nel mese in esame l'indice relativo alla manifattura scende a 113,9 da 115 (rivisto da 115,2) di dicembre, sotto il consensus Reuters a quota 115,3.

Il composito del clima di fiducia delle imprese - che oltre al manifatturiero comprende commercio, costruzioni e servizi - si attesta a 105,4 da 112,7 (rivisto da 113,1) del mese precedente.

L'indice di fiducia relativo ai consumatori si porta a 114,2 da 117,7 di dicembre, contro stime pari a 116,5.

La flessione dell'indice di fiducia dei consumatori, più contenuta rispetto al comparto produttivo, è "dovuta soprattutto al peggioramento delle attese sulla situazione economica dell'Italia e sull'andamento della disoccupazione", spiega l'istituto di statistica.

Tornando alle imprese, Istat sottolinea che "l'intensità della diminuzione è determinata dal repentino calo della fiducia nel comparto dei servizi di mercato, dove il settore del trasporto e magazzinaggio e quello dei servizi turistici registrano forti cadute".

"Unici segnali positivi provengono dal commercio al dettaglio, con i giudizi sulle vendite in lieve miglioramento, e dal comparto delle costruzioni nel quale le aspettative sull'occupazione aumentano decisamente".

(Antonella Cinelli, in redazione a Milano Sabina Suzzi)