A maggio l'export ha registrato un calo su anno del 30,4%, l'import del 35,2%.

Il saldo della bilancia con i Paesi Ue a maggio ha registrato un surplus di 1,505 miliardi di euro dal surplus di 1,051 miliardi dello stesso mese dello scorso anno. L'export è diminuito del 29,4% a livello tendenziale, l'import del 32,9%.

A maggio l'export segna una flessione su base annua marcata, ma in evidente attenuazione rispetto ad aprile (-41,5%), che coinvolge sia l'area extra Ue (-31,5%) sia quella Ue (-29,4%). Rispetto alle esportazioni, la contrazione delle importazioni (-35,2%) è più ampia e sintesi dei cali degli acquisti da entrambi i mercati (-38,2% dai paesi extra Ue, -32,9% dall'area Ue).

Su base annua, i paesi che contribuiscono maggiormente alla caduta dell'export sono Francia (-33,8%), Germania (-23,0%), Stati Uniti (-26,8%), Spagna (-39,6%) e Regno Unito (-35,5%).

Significativo, invece, l'aumento a livello congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l'estero, decisamente elevato per le esportazioni (+35,0%), più contenuto per le importazioni (+5,6%).

"A maggio 2020, dopo due mesi di marcata contrazione, si registra una prima e significativa ripresa su base congiunturale dell'export sia verso i paesi extra Ue27 sia verso l'area Ue, cui contribuisce per 25 punti percentuali l'aumento delle vendite di beni strumentali e beni intermedi", commenta Istat, aggiungendo che "anche l'import segna un incremento sul mese, per quanto più contenuto, determinato dalla ripresa degli acquisti dall'area Ue".

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