(Alliance News) - Nel terzo trimestre, l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche italiane in rapporto al Prodotto Interno Lordo è stato negativo per il 4,7% dal dato negativo del 6,2% dello stesso trimestre del 2021.

Il saldo primario delle AP - pari all'indebitamento al netto degli interessi passivi - è risultato negativo, con un'incidenza sul PIL negativa per lo 0,7% dal contributo negativo del 2,8% del terzo trimestre del 2021.

Il saldo corrente delle AP è stato anch'esso negativo, con un'incidenza negativa sul PIL dello 0,3% dal contributo negativo dell'1,4% del terzo trimestre del 2021.

La pressione fiscale è stata pari al 42,7%, in aumento di 1,9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. ? Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato in termini nominali dell'1,9% rispetto al trimestre precedente mentre i consumi finali sono cresciuti del 4,1%.

La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stimata al 7,1%, in diminuizione di 1,9 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il potere d'acquisto delle famiglie, frenato dalla crescita dei prezzi - è dell'1,6% la crescita del deflatore implicito dei consumi finali delle famiglie -, è tuttavia cresciuto rispetto al trimestre precedente dello 0,3%.

La quota di profitto delle società non finanziarie, stimata al 40%, è rimasta invariata rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento delle società non finanziarie è diminuito di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, portandosi al 25,0%.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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