L'India ha accettato di autorizzare le importazioni di carne di maiale e di prodotti a base di carne di maiale degli Stati Uniti in India, eliminando una barriera di lunga data al commercio agricolo degli Stati Uniti, hanno dichiarato lunedì il Rappresentante del Commercio degli Stati Uniti Katherine Tai e il Segretario all'Agricoltura Tom Vilsack.

"L'accordo dell'India di consentire le importazioni di carne suina statunitense per la prima volta è un'ottima notizia per i produttori statunitensi e per i consumatori indiani", ha dichiarato Tai in un comunicato.

Vilsack ha detto che Washington stava lavorando per garantire che l'industria suina statunitense potesse iniziare a spedire prodotti in India il prima possibile. Ha detto che l'accordo rappresenta il culmine di due decenni di ricerca di accesso al mercato indiano per la carne di maiale statunitense.

Nel 2020, gli Stati Uniti sono stati il terzo produttore mondiale di carne suina e il secondo esportatore, con vendite globali di carne suina e prodotti a base di carne suina per un valore di 7,7 miliardi di dollari. Nell'anno fiscale 2021, gli Stati Uniti hanno esportato più di 1,6 miliardi di dollari di prodotti agricoli in India.

In occasione di un rinnovato Forum sulla politica commerciale tra Stati Uniti e India, tenutosi a Nuova Delhi lo scorso novembre, l'India e gli Stati Uniti hanno concordato https://www.reuters.com/markets/commodities/india-us-aim-expand-farm-trade-resolve-market-access-issues-2021-11-23 di espandere il commercio di alcuni prodotti agricoli, tra cui le ciliegie, l'erba medica e i cereali essiccati del distillatore statunitensi, nonché i manghi, l'uva, i gamberi e la carne di bufalo d'acqua indiani.

Il Primo Ministro indiano Narendra Modi ha incontrato il Presidente Joe Biden a Washington a settembre ed entrambi i leader hanno concordato di espandere i legami commerciali per rafforzare le relazioni tra le democrazie più grandi e più ricche del mondo.

L'India sta ancora facendo pressione per il ripristino del suo status di beneficiario del Sistema di Preferenze Generalizzate, il programma statunitense che fornisce un certo accesso senza tariffe alle importazioni dai Paesi in via di sviluppo, scaduto alla fine del 2020.