Il decreto governativo consentirà alle autorità di snellire la burocrazia e di agire immediatamente se lo riterranno necessario, come ad esempio imporre un razionamento dell'acqua per le abitazioni e le aziende.

Il Po è il fiume più lungo d'Italia e scorre per oltre 650 km (400 miglia) attraverso il ricco Nord Italia. Tuttavia, molti tratti del corso d'acqua sono rimasti a secco e gli agricoltori affermano che il flusso è così debole che l'acqua del mare si infiltra nell'entroterra, distruggendo i raccolti.

Il Governo ha dichiarato in un comunicato che le misure di emergenza riguarderanno le terre che costeggiano il Po e i bacini idrici delle Alpi orientali.

Più in generale, ha anche introdotto lo stato di emergenza in cinque regioni del nord - Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto - stanziando 36,5 milioni di euro (38 milioni di dollari) di fondi iniziali per aiutarle ad affrontare la carenza d'acqua.

"Lo stato di emergenza è finalizzato a gestire la situazione attuale con mezzi e poteri straordinari, con soccorso e assistenza alla popolazione colpita", ha dichiarato il Governo.

Ha aggiunto che in futuro potrebbero essere adottate ulteriori misure per affrontare la siccità che, secondo le autorità idriche, sta colpendo sempre più l'Italia centrale, dopo un inverno e una primavera estremamente secchi, seguiti da un inizio estate eccezionalmente caldo.

I media italiani hanno riferito che il Primo Ministro Mario Draghi stava anche considerando di nominare un commissario per coordinare la risposta alla siccità, in modo simile a come il governo ha creato un commissario per supervisionare la crisi del coronavirus. (1 dollaro = 0,9596 euro)