Il Primo Ministro Giorgia Meloni, che ha assunto l'incarico il mese scorso a capo di una coalizione di destra, ha detto che il suo primo bilancio sarà incentrato sull'attenuazione dell'impatto dei costi energetici alle stelle per le imprese e le famiglie.

Il Documento Economico e Finanziario (DEF) annuale del Tesoro, che costituisce la struttura del bilancio 2023, fisserà il deficit fiscale al 5,6% del prodotto interno lordo nel 2022, hanno detto le fonti.

Si tratta di un aumento rispetto alla previsione di settembre del 5,1% fatta dal precedente Governo guidato da Mario Draghi. L'obiettivo per il 2023 dovrebbe essere innalzato al 4,5% dal 3,4%.

Questo dà a Meloni spazio per misure espansive pari a circa lo 0,5% del PIL quest'anno e un ulteriore 1,1% nel 2023 per espandere l'economia, mantenendo comunque il rapporto deficit/PIL su una traiettoria discendente da un anno all'altro.

Poiché il Gabinetto si riunirà alle 1700 GMT per approvare il DEF, le cifre potrebbero essere soggette a modifiche dell'ultimo minuto, in quanto i ministri si battono per ottenere maggiori risorse di spesa per i loro dipartimenti, hanno detto le fonti.

Le finanze pubbliche quest'anno sono andate meglio del previsto, con le entrate dell'imposta sul valore aggiunto e le accise incrementate dall'inflazione elevata e dall'aumento dei prezzi dell'energia.

L'inflazione, che secondo l'indice armonizzato dall'UE ha raggiunto il 12,8% in ottobre e ha segnato la lettura più alta da quando la serie è stata introdotta nel 1996, ha anche contribuito a ridurre l'enorme debito pubblico italiano.

Inoltre, le regole fiscali dell'Unione Europea sono ancora sospese per aiutare le economie del blocco a riprendersi dalla pandemia COVID-19, dando alla Meloni un prezioso respiro.

Tuttavia, con i tassi di interesse in rialzo, la Meloni sarà cauta nell'innescare una reazione negativa del mercato con un aumento eccessivo del deficit.

La Meloni ha già detto che rimanderà alcune delle promesse più ambiziose della campagna elettorale della coalizione, come l'aumento delle pensioni e i tagli alle tasse.

Si prevede che il bilancio 2023 dettaglierà spese più elevate e sgravi fiscali per un valore di oltre 30 miliardi di euro (29,73 miliardi di dollari), ha detto una delle fonti, di cui almeno 21 miliardi saranno finanziati da prestiti extra.

Per finanziare il resto, Roma sta valutando di tagliare parte dei quasi 9 miliardi di euro stanziati nel 2023 per il sostegno al reddito dei poveri. Inoltre, le fonti hanno dichiarato che verranno inaspriti i termini degli incentivi volti ad aiutare le persone a rendere più ecologiche le loro case.

Nell'ambito di uno schema contestato noto come "superbonus", lo Stato paga un incredibile 110% del costo per rendere gli edifici più efficienti dal punto di vista energetico, dall'isolamento ai pannelli solari, fino alla sostituzione di caldaie e finestre antiquate.

(1 dollaro = 1,0091 euro)