Conosciuta come Hub Strategico Nazionale, l'infrastruttura fa parte della strategia del Governo per accelerare la trasformazione digitale e garantire la sicurezza dei dati nazionali. Nel suo piano di rilancio nazionale inviato a Bruxelles in aprile, Roma ha stanziato 900 milioni di euro (1,04 miliardi di dollari) per il progetto.

Il Ministero ha dichiarato di aver ricevuto tre proposte per il cloud nazionale e ha identificato quella preparata dal consorzio guidato da TIM - che comprende il finanziatore statale CDP, il gruppo della difesa Leonardo e l'agenzia informatica governativa Sogei - come quella che "riflette in modo completo e soddisfacente i requisiti" stabiliti da Roma a settembre.

"Si prevede che il bando di gara possa essere pubblicato nelle prime settimane del 2022, per consentire l'inizio dei lavori entro la seconda metà dell'anno", ha aggiunto il Ministero.

Mentre altri possono presentare proposte in linea con i parametri stabiliti dal consorzio TIM, questo progetto è visto come un chiaro favorito per vincere la gara. Il consorzio ha anche il diritto di competere con qualsiasi offerta concorrente migliorata che possa essere presentata.

Le altre due proposte provengono da una partnership tra il gruppo informatico italiano AlmavivA e il fornitore di cloud Aruba e da un consorzio che comprende lo sviluppatore italiano di software Engineering e il gruppo di telecomunicazioni Fastweb, un'unità di Swisscom.