BRUXELLES (awp/ats/ans) - Nel pieno della crisi politica che l'ha travolta dopo le Europee, la Francia - al pari di Italia, Belgio, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia - finisce sotto procedura Ue per deficit eccessivo. Bruxelles raccomanda a Parigi "di agire nel 2024 e nel 2025", presentando "tempestivamente" il suo "piano fiscale strutturale a medio termine" con l'obiettivo di "limitare la crescita della spesa netta", indirizzare "il debito pubblico su una traiettoria plausibilmente discendente" e procedere con "una riduzione del disavanzo pubblico" verso il target del 3%.

Nelle sue raccomandazioni specifiche, la Commissione Ue chiede poi al governo francese di "ridurre la complessità del sistema fiscale indirizzando meglio le spese fiscali", fissare "obiettivi quantitativi" di risparmio e "proseguire con l'attuazione rapida ed efficace del Pnrr, garantendo il completamento delle riforme e degli investimenti entro agosto 2026".

Nel 2023 la Francia ha visto il suo deficit salire al 5,5% del Pil, il quarto valore più alto dell'Unione dopo Italia (7,4%), Ungheria (6,7%) e Romania (6,6%). Il suo debito pubblico era al 110,6%.