La fiducia dei grandi produttori giapponesi è migliorata nei tre mesi fino a giugno, raggiungendo livelli mai visti da due anni a questa parte, come mostra un'indagine attentamente monitorata della banca centrale, che conferma la sua opinione che l'economia è sulla buona strada per una ripresa moderata.

Ma l'umore delle grandi aziende del settore dei servizi è peggiorato per la prima volta in quattro anni, ha mostrato il sondaggio "tankan" lunedì, suggerendo che l'aumento del costo della vita a causa dello yen debole sta pesando sui consumi.

Il risultato, che precede la prossima riunione politica della Banca del Giappone del 30-31 luglio, complica la decisione della Banca di aumentare i tassi di interesse.

L'indice di sentimento principale per i grandi produttori è salito a +13 a giugno da +11 a marzo, superando leggermente la previsione mediana del mercato che prevedeva una lettura di +12, secondo il sondaggio di lunedì.

L'indice che misura il sentimento dei grandi produttori non manifatturieri si è attestato a +33, in linea con le previsioni del mercato e in calo rispetto al +34 del trimestre precedente.

Le grandi aziende prevedono di aumentare la spesa in conto capitale dell'11,1% nell'attuale anno fiscale che si concluderà a marzo 2025, rispetto al 4,0% rilevato nel precedente sondaggio Tankan. Rispetto alla previsione mediana del mercato di un aumento del 13,9%.

La BOJ ha posto fine a otto anni di tassi di interesse negativi e ad altri residui del suo radicale stimolo monetario a marzo, ritenendo che il raggiungimento dell'obiettivo di inflazione del 2% sia ormai prossimo.

Molti operatori di mercato si aspettano che la BOJ aumenti nuovamente i tassi di interesse dagli attuali livelli prossimi allo zero quest'anno, ma rimangono divisi sulla tempistica.

Il Governatore della BOJ, Kazuo Ueda, ha dichiarato che la banca centrale aumenterà ulteriormente i tassi se ci saranno prove sufficienti che l'inflazione sottostante raggiungerà in modo duraturo l'obiettivo del 2%, come previsto.

Sebbene l'inflazione sia rimasta al di sopra dell'obiettivo della BOJ per due anni, la fragile ripresa economica del Giappone sta offuscando il suo percorso di rialzo dei tassi.

L'economia giapponese ha subito una contrazione annualizzata dell'1,8% nel primo trimestre, a causa della riduzione della spesa da parte di aziende e famiglie. Sebbene gli analisti si aspettino una ripresa della crescita nel trimestre in corso, lo yen debole sta pesando sul sentimento delle famiglie, facendo aumentare il costo delle importazioni di carburante e cibo.