La BCE, che è il massimo organo di controllo bancario dell'UE, ha accolto con favore la proposta della Commissione Europea di implementare le regole di Basilea III, ma ha obiettato ad alcune "deviazioni" dalla lettera degli standard concordati a livello globale.

Nello specifico, ha detto che alle banche non dovrebbe essere concesso un margine di manovra nel modo in cui contabilizzano le loro esposizioni a immobili residenziali, derivati e società senza rating quando calcolano il loro requisito minimo di capitale, noto come 'output floor'.

"Queste deviazioni non sono giustificate", ha detto la BCE nelle slide che accompagnano un parere legale. "Dovrebbero rimanere temporanee, se mantenute".

I pareri della BCE non sono vincolanti ma spesso influenzano il processo legislativo, che è condotto dalla Commissione, dal Parlamento UE e dagli stati membri.

La banca centrale con sede a Francoforte ha chiesto che l'output floor sia applicato a livello comunitario, piuttosto che nazionale, e si è opposta a permettere alle banche di non tenere conto delle perdite storiche nel calcolo delle loro necessità di capitale.

Ha anche esortato la Commissione ad attenersi ad una scadenza per l'implementazione delle regole relative al rischio di mercato entro il 2025.

I pareri della BCE vengono trasmessi ai governi dell'UE che poi affinano le proposte che alla fine vanno in un cosiddetto 'dialogo a tre' con la Commissione, il Parlamento e gli stati dell'UE prima di essere finalizzate.

Questo a volte può richiedere anni. Le regole di Basell III sono state finalizzate nel dicembre 2017.