Un'impennata storica dell'inflazione ha eroso i redditi reali negli ultimi due anni e le aziende stanno finalmente iniziando ad aggiustare i salari, facendo temere che l'inflazione elevata possa perpetuarsi se la definizione dei salari viene aggiustata su base più permanente.

"La crescita dei salari nei prossimi trimestri dovrebbe essere molto forte rispetto ai modelli storici", conclude l'articolo scritto dagli economisti dello staff. "Questo riflette la solidità dei mercati del lavoro che finora non sono stati sostanzialmente influenzati dal rallentamento dell'economia, dagli aumenti dei salari minimi nazionali e da un certo recupero tra i salari e gli alti tassi di inflazione".

Ma il rallentamento economico previsto e l'incertezza sulle prospettive probabilmente eserciteranno una pressione al ribasso sulla crescita salariale oltre il breve termine, hanno sostenuto gli economisti.

Il Presidente della BCE Christine Lagarde ha recentemente sostenuto che i salari stanno probabilmente aumentando ad un ritmo più veloce di quanto previsto e che la BCE deve impedire che ciò spinga al rialzo le aspettative di inflazione a lungo termine.

L'articolo del bollettino, tuttavia, sembra minimizzare le preoccupazioni relative ai salari, sostenendo che i redditi reali continueranno a diminuire, poiché l'inflazione sarà superiore al robusto aumento dei salari nominali.

"I salari reali dei consumatori sono ora sostanzialmente più bassi rispetto a prima della pandemia e probabilmente diminuiranno ulteriormente nei prossimi mesi", ha concluso la BCE nell'articolo.

"Questo potrebbe portare i sindacati a chiedere aumenti salariali più elevati nelle prossime tornate negoziali, soprattutto nei settori con salari più bassi".