Anche il settore immobiliare commerciale, che ha subito un calo di valore a causa del passaggio dei lavoratori a uffici a domicilio durante la pandemia, presenta rischi "considerevoli ma gestibili" per il gruppo di banche, per lo più di piccole dimensioni, con grandi concentrazioni di prestiti correlati, ha affermato la Cook in una revisione della stabilità finanziaria preparata per la consegna alla Brookings Institution.
Le osservazioni di Cook, che presiede il comitato della Fed sulla stabilità finanziaria, fanno seguito alla pubblicazione in aprile dell'ultimo rapporto biennale della Fed sulla stabilità finanziaria.
La Cook ha evidenziato le aree di preoccupazione che sta tenendo d'occhio, tra cui quella di verificare se l'aumento dei tassi di morosità delle auto e delle carte di credito dei consumatori rappresenti "una normalizzazione rispetto ai minimi recenti" o rifletta uno stress eccessivo tra alcune famiglie.
I supervisori della Fed, ha detto, stanno anche "lavorando a stretto contatto" con le banche che hanno subito perdite nel valore contabile di alcune attività in seguito all'aumento dei tassi di interesse da parte della Fed, o che detengono grandi quantità di prestiti garantiti da immobili commerciali che potrebbero aver perso valore.
Sebbene il calo delle valutazioni degli immobili commerciali sia stato citato come un rischio potenzialmente critico per il sistema finanziario statunitense, in quanto le aziende hanno permesso ai lavoratori di spostarsi verso uffici a domicilio, la Cook ha affermato che, anche se il destino degli uffici in centro città richiede ad alcuni finanziatori di fare "aggiustamenti appropriati" quando i prestiti commerciali arrivano a scadenza, altri tipi di immobili ad uso ufficio non sono stati soggetti agli stessi cali di prezzo.
Nelle sue osservazioni preparate non ha fatto commenti sull'economia o sulla politica monetaria. (Servizio di Howard Schneider; Redazione di Andrea Ricci)
