Le importazioni di petrolio russo, comprese le forniture pompate attraverso l'oleodotto Siberia Est-Oceano Pacifico e le spedizioni via mare dai porti russi europei e dell'Estremo Oriente, hanno totalizzato 7,15 milioni di tonnellate, con un aumento del 7,6% rispetto ad un anno fa, secondo i dati dell'Amministrazione Generale delle Dogane cinese.

Tuttavia, le forniture russe di luglio, equivalenti a circa 1,68 milioni di barili al giorno (bpd), sono state inferiori al record di maggio di quasi 2 milioni di bpd. La Cina è il principale acquirente di petrolio della Russia.

Le importazioni dall'Arabia Saudita, seconda in classifica, sono rimbalzate il mese scorso rispetto al mese di giugno, che era stato il più basso in più di tre anni, a 6,56 milioni di tonnellate, o 1,54 milioni di bpd, ma ancora leggermente al di sotto del livello dell'anno precedente.

Le importazioni dalla Russia da un anno all'altro hanno totalizzato 48,45 milioni di tonnellate, in aumento del 4,4% rispetto all'anno precedente, ma ancora dietro all'Arabia Saudita, che ha fornito 49,84 milioni di tonnellate, ovvero l'1% in meno rispetto all'anno precedente.

Le importazioni di greggio della Cina a luglio sono diminuite del 9,5% rispetto all'anno precedente, con i volumi giornalieri al secondo livello più basso degli ultimi quattro anni, poiché i raffinatori hanno ridotto le scorte e la domanda interna di carburante si è ripresa più lentamente del previsto.

I forti acquisti russi hanno schiacciato le forniture concorrenti dall'Angola e dal Brasile, che sono scese rispettivamente del 27% su base annua e del 58%.

Le dogane non hanno registrato importazioni dal Venezuela o dall'Iran il mese scorso. Le aziende petrolifere statali hanno evitato gli acquisti dalla fine del 2019 per paura di incorrere in sanzioni secondarie degli Stati Uniti.

Le importazioni dalla Malesia, spesso utilizzata come punto di trasferimento negli ultimi due anni per il petrolio proveniente dall'Iran e dal Venezuela, sono aumentate del 183% rispetto all'anno, raggiungendo i 3,34 milioni di tonnellate, rispetto ai 2,65 milioni di tonnellate di giugno.

Ecco la ripartizione dettagliata delle importazioni di petrolio, in tonnellate metriche:

Luglio a/a pct Gennaio-Luglio a/a pct

variazione variazione

Saudita 6.563.472 -1,60 49.835.011 -1,20

Russia 7.145.611 7,60 48.453.258 4,43

Iraq 3.639.508 -22,10 30.375.600 -1,30

Angola 2.125.769 -27,00 19.314.320 -15,50

Brasile 1.026.900 -58,00 14.025.389 -27,00

Stati Uniti 128.527 -84,00 4.585.464 -49,00

Stati

Malesia 3.344.832 183,00 14.420.592 69,70

Iran 0 - 780.392 -

Venezuela 0 - 0 -

Oman 2.764.238 -25,00 23.793.940 -10,70

UAE 3.562.013 86,00 22.992.753 42,00

(1 tonnellata = 7,3 barili per la conversione in petrolio greggio)