I mercati delle materie prime rischiano una maggiore frammentazione e interruzioni dell'offerta se l'ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump vincerà le elezioni del 5 novembre e si ripresenterà per un secondo mandato, ha affermato venerdì un economista di HSBC.

Un inizio debole da parte del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden nel primo dibattito presidenziale degli Stati Uniti, giovedì, ha portato ad un aumento delle speculazioni sul potenziale ritorno di una presidenza Trump, comprese le implicazioni delle sue politiche commerciali e delle tariffe proposte alla Cina.

I mercati delle materie prime, già alle prese con prezzi elevati dovuti a limitazioni strutturali dell'offerta, devono anche affrontare le incertezze derivanti dalle tensioni geopolitiche, ha dichiarato Paul Bloxham, capo economista di HSBC per Australia, Nuova Zelanda e materie prime globali.

"Un aumento del protezionismo commerciale globale o un cambiamento nel percorso di questa tendenza è un rischio macroeconomico globale che teniamo d'occhio", ha detto Bloxham al Reuters Global Markets Forum (GMF).

"Questo aumenterebbe il rischio di una maggiore frammentazione dei mercati delle materie prime e creerebbe un'interruzione dell'offerta a sostegno dei prezzi delle materie prime".

La geopolitica, il cambiamento climatico e la transizione energetica si stanno combinando per guidare un "super-squeeze" del mercato globale delle materie prime, ha detto Bloxham, che in precedenza ha lavorato con il dipartimento di analisi economica della Reserve Bank of Australia.

Il modello statistico di HSBC a maggio ha indicato un passaggio a una fase 'supertoro' da una fase 'toro debole' nelle materie prime, nonostante i prezzi già elevati. Secondo HSBC, è improbabile che i prezzi delle materie prime tornino al trend precedente e sono destinati a rimanere "permanentemente più alti".

Bloxham prevede che i grandi produttori, in particolare quelli coinvolti nei materiali della transizione energetica come il rame, ne trarranno vantaggio. Ha anche detto che le economie dell'America Latina, gli Stati Uniti, l'Australia e l'Indonesia sono potenziali vincitori. (Iscrivetevi a GMF, una chat room ospitata su LSEG Messenger, per le interviste in diretta: https://lseg.group/3TN7SHH) (Relazioni di Anisha Sircar a Bengaluru e Divya Chowdhury a Mumbai; Redazione di Edwina Gibbs)