MILANO (MF-DJ)--Il ministero dell'Economia non chiude la porta alla proroga almeno per un altro anno del bonus quotazioni per piccole e medie imprese. Occorrerà tuttavia trovare le coperture, spiega il Tesoro rispondendo a un'interrogazione del capogruppo leghista in commissione Finanze alla Camera, Giulio Centemero, sulla mancata estensione della misura in legge di Bilancio.

Il Carroccio lavora quindi a un emendamento per reinserire il credito d'imposta del 50% dei costi di consulenza per l'ipo, fino a un massimo di 500mila euro, riconosciuto in caso di ammissione alla quotazione. Il costo è di circa 30 milioni e dal Mef è arrivata un'apertura al reinserimento. Sulla misura si sta formando un fronte trasversale, come dimostrato dalla lettera inviata a questo giornale dal presidente della commissione Bilancio di Montecitorio, Fabio Melilli (Pd), per sottolineare la necessità di misure che favoriscano la capitalizzazione delle pmi. Favorevoli anche gli M5S. Il bonus «ha portato alla quotazione sull'Aim (ora Euronext Growth Milan) decine di medie imprese», ricorda il deputato Davide Zanichelli, «occorre dare maggiore stabilità temporale a misure come questa».

La dote non manca. Nell'ultima versione della manovra, 34 articoli in più rispetto alla bozza approvata il 28 ottobre, il fondo per modifiche in Parlamento è salito a 600 milioni. Al sostegno al reddito dei lavoratori nel processo di uscita dalla fase emergenziale vanno 700 milioni, per la revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici per l'edilizia, con l'intento di riequilibrare il caro-costi, ci sono invece 100 milioni in più. Di contro cala a 2.000 euro il tetto della detrazione al 20% per gli affitti dei giovani fino a 31 anni. Vengono inoltre stanziati 1,6 miliardi dal 2022 al 2024 per i contratti di espansione e 1,4 miliardi per viadotti e ponti. Sul reddito di cittadinanza la prima offerta congrua di lavoro potrà essere entro 80 chilometri e la seconda in tutta Italia, mentre non ci sarà la proroga del contratto per i cosiddetti navigator. Arriva anche la stretta contro le frodi sui bonus edilizi e i rincari delle fatture. Si calcola infatti che in un anno siano stati erosi 850 milioni dalle casse dello Stato, tanto da spingere il premier a chiedere prezziari. Il decreto approvato ieri prevede, tra le altre misure, lo stop di 30 giorni alla cessione del credito o dello sconto in fattura per Superbonus e altri bonus nel caso emergano «profili di rischio».

fch

(END) Dow Jones Newswires

November 11, 2021 02:46 ET (07:46 GMT)