ROMA (MF-NW)--Legalita' come brand aziendale, digitalizzazione, dematerializzazione ed efficienza. A Ecomondo l'Albo Nazionale Gestori Ambientali ha fatto il punto sullo stato dell'arte delle attività.

Si tratta, informa una nota, di un organismo indipendente all'interno del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica che funge da trait d'union tra Istituzioni e imprese favorendo una trasparenza a tutto favore della legalità ma che vuol dire anche nuovi business, perché garantirla significa potersi fregiare di un brand che diventa un valore aggiunto aziendale.

"Rilascio di titoli abilitativi per il trasporto di rifiuti e la bonifica, queste le funzioni dell"albo classico' che esiste da 30 anni e più e ha guidato la governance del settore. Ora c'è 'l'Albo 5.0' a supporto del Mase per la digitalizzazione degli adempimenti relativi alla mobilitazione dei rifiuti", spiega in una nota Daniele Gizzi, presidente del Comitato nazionale Albo gestori ambientali, "parliamo del Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti, il Rentri, con l'Albo che svolge una funzione di supporto tecnico operativo per la sua messa a terra".

Ma dopo il supporto nella sperimentazione, "si apre una ulteriore nuova fase con il REcer, il registro nazionale delle autorizzazioni al recupero", segnala Gizzi, che, comprendendo anche le materie prime seconde da End of Waste, "va oltre il compito classico dell'Albo sull'autorizzazione al trasporto rifiuti, presentando un compito sfidante per il Ministero al quale daremo il nostro supporto".

Sono 166.682 imprese iscritte all'albo, 744.129 veicoli adibiti al trasporto rifiuti in Italia, anche transfrontaliero, e "solo un alto livello di digitalizzazione permette tutto questo. L'Albo è del tutto

digitale dal 2017, nessuna impresa deve recarsi allo sportello ma si fa tutto attraverso la piattaforma digitale", sottolinea Gizzi.

gug


(END) Dow Jones Newswires

November 13, 2023 08:25 ET (13:25 GMT)