BRUXELLES (Reuters) - I ministri dell'Unione europea hanno detto che gli Stati membri devono migliorare i controlli di migranti e richiedenti asilo e accelerare l'espulsione dei soggetti ritenuti un rischio per la sicurezza, dopo che gli attacchi islamisti hanno evidenziato le persistenti difficoltà.

"È importante che le persone che potrebbero costituire una minaccia per la sicurezza dei nostri cittadini vengano rimpatriate con la forza, immediatamente", ha detto ai giornalisti la commissaria europea per l'immigrazione Ylva Johansson prima dell'incontro.

"Dobbiamo essere più efficienti, riempire le lacune ed essere più rapidi nelle decisioni di rimpatrio".

Il quarantacinquenne tunisino che lunedì ha ucciso due tifosi svedesi nella capitale belga soggiornava illegalmente nel Paese dopo che la sua richiesta di asilo era stata respinta.

Aveva raggiunto l'Ue attraverso l'isola di Lampedusa nel 2011 e aveva vissuto anche in Svezia. È stato ucciso dalla polizia belga.

Il ventenne islamista di origine russa accusato di aver pugnalato a morte un insegnante nel nord della Francia venerdì scorso era noto prima dell'attacco per essere un possibile rischio per la sicurezza ma non avrebbe potuto essere espulso in base alla legislazione vigente, ha detto la Francia.

"Ci rendiamo conto che c'è ancora un po' di ingenuità nelle istituzioni di alcuni Paesi o nell'Ue", ha detto il ministro dell'Interno francese Gerald Darmanin al suo arrivo al vertice Ue, chiedendo una rapida attuazione delle tanto discusse norme Ue sull'immigrazione e decisioni più rapide sulle richieste di asilo.

I sostenitori di questa imminente revisione delle politiche migratorie dell'Ue - che dovrebbe essere finalizzata quest'anno - affermano che migliorerebbe la situazione, anche facilitando rimpatri più rapidi di stranieri con precedenti penali.

(Tradotto da Camilla Borri, editing Stefano Bernabei)