ROMA (MF-DJ)--Le rate dei mutui a tasso variabile sono destinate a crescere nuovamente. Se il 2 febbraio la Bce dovesse confermare un nuovo incremento dei tassi di 50 punti base, la rata di un finanziamento medio potrebbe salire nei prossimi mesi di quasi 35 euro. In poco più di un anno, quindi, il mutuatario si troverebbe a pagare una rata più pesante di oltre 195 euro, vale a dire circa il 43% in più rispetto a quella iniziale.

E' quanto emerge dalle simulazioni di Facile.it che ha preso in esame un finanziamento a tasso variabile da 126.000 euro in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022, analizzando come è cresciuta la rata dal momento della stipula e come potrebbe ulteriormente salire nei prossimi mesi a seguito del rialzo dei tassi da parte della Bce.

Il tasso (Tan) di partenza sottoscritto a gennaio 2022 e usato nell'analisi è pari a 0,67%, corrispondente ad una rata mensile di 456 euro. A partire dalla seconda metà dello scorso anno, a causa dei quattro aumenti del costo del denaro decisi dalla Banca Centrale Europea, la rata ha iniziato a salire considerevolmente arrivando, a gennaio 2023, a 619 euro e, come detto, se la Bce decidesse di aumentare i tassi di altri 50 punti base e l'Euribor crescesse in modo analogo, la rata mensile del mutuatario arriverebbe nei prossimi mesi addirittura a circa 653 euro, vale a dire 197 euro in più rispetto a gennaio 2022 (+43,2%).

La corsa dei tassi potrebbe non fermarsi con l'annuncio di febbraio: guardando alle aspettative di mercato (Futures sugli Euribor), gli esperti prevedono che l'Euribor a 3 mesi cresca ancora arrivando a giugno 2023 intorno a 3,4%: se le previsioni fossero corrette, la rata del mutuatario preso in esame arriverebbe a ben 711 euro, 255 euro in più rispetto a quella sottoscritta a gennaio 2022.

vs

fine

MF-DJ NEWS

3010:37 gen 2023


(END) Dow Jones Newswires

January 30, 2023 04:37 ET (09:37 GMT)