Stanno emergendo ulteriori prove che la variante del coronavirus Omicron causa sintomi più lievi.

Un funzionario dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato martedì (4 dicembre).

Le prove suggeriscono che la variante colpisce il tratto respiratorio superiore e che i sintomi sono meno gravi rispetto alle varianti precedenti.

Il Responsabile degli incidenti dell'OMS, Abdi Mahamud, spiega:

"Vediamo sempre più studi che evidenziano che Omicron infetta la parte superiore del corpo. A differenza di altre, i polmoni che causerebbero una grave polmonite. Può essere una buona notizia, ma abbiamo bisogno di ulteriori studi per dimostrarlo".

Da quando la variante fortemente mutata è stata rilevata per la prima volta a novembre, i dati dell'OMS mostrano che si è diffusa rapidamente ed è emersa in almeno 128 Paesi.

Ma, sebbene il numero di casi sia salito a record storici, i tassi di ospedalizzazione e di morte sono spesso più bassi rispetto ad altre fasi della pandemia.

"E abbiamo un buon numero di studi in arrivo, che dimostrano ancora una volta ciò che abbiamo avuto dal Sudafrica, ossia che il vaccino protegge ancora dall'ospedalizzazione, dalla malattia grave e dalla morte, ed è per questo che i vaccini sono stati progettati (per). La sfida non è stata il vaccino, ma la vaccinazione e il raggiungimento di queste popolazioni vulnerabili".

Tuttavia, Mahamud ha anche lanciato una nota di cautela quando si fa affidamento sui dati provenienti solo dal Sudafrica, in quanto ha una popolazione giovane, tra gli altri fattori.

Ha anche avvertito che l'alta trasmissibilità di Omicron significa che diventerà dominante in poche settimane in molti luoghi, rappresentando una minaccia per i sistemi medici nei Paesi in cui un'alta percentuale della popolazione non è vaccinata.

Alla domanda se fosse necessario un vaccino specifico per l'Omicron, Mahamud ha detto che è troppo presto per dirlo, ma ha espresso dubbi e ha sottolineato che la decisione richiede un coordinamento globale.