ROMA (MF-DJ)--"Il 2021 si è chiuso all'insegna di una ripresa che, in termini congiunturali, è risultata meno dinamica rispetto al semestre precedente, ma che ha permesso di conseguire nel complesso del 2021 una crescita del 6,5%, un risultato superiore alle attese. L'intensità della variazione annua, che colloca l'Italia tra i paesi europei più dinamici, e ben oltre il +2,8% della Germania, va senz'altro letta anche alla luce di quanto accaduto nel 2020. Tuttavia, se una parte della forte ripresa è rimbalzo statistico, la parte rimanente è testimonianza di una crescita genuina sviluppata dai lavoratori e dalle imprese che, con il sostegno del governo, hanno mostrato vitalità e grande capacità di reazione".

E' questo il commento dell'Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat sul Pil. "I livelli pre-crisi non sono ancora riconquistati, però, e, soprattutto, ciò che conta è tornare a crescere a tassi ben superiori a quelli che hanno caratterizzato i vent'anni precedenti la crisi pandemica. La vera sfida, declinata dall'attuazione del Pnrr, si colloca, quindi, nell'anno in corso e nel prossimo. Al di là delle incertezze sull'evoluzione della pandemia, il principale ostacolo è rappresentato dalla ripresa del processo inflazionistico, guidato dai consistenti aumenti dei costi nel comparto energetico, e dal suo impatto sulle decisioni di acquisto delle famiglie e sui conti delle imprese", conclude Confcommecio.

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January 31, 2022 07:06 ET (12:06 GMT)