ROMA (MF-DJ)--L'utilizzo delle risorse del Pnrr dovra' assicurare la sostenibilita' anche nel medio periodo del debito pubblico e mettere in prospettiva il rapporto debito/Pil su un sentiero di riduzione. E' quanto si legge nel documento che il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, e il dg Giovanni Sabatini, avrebbero consegnato al governo nell'incontro programmato per le 10h00 di oggi e che non si e' tenuto per le dimissioni del premier, Giuseppe Conte.

Secondo l'associazione, le modifiche legislative e gli incentivi devono avere carattere di "certezza e stabilita' nel tempo, per poter creare aspettative positive e dare la possibilità ai potenziali fruitori di pianificare i propri investimenti e poter contare sul mantenimento delle agevolazioni per il tempo necessario". E' inoltre "importante che vi sia semplicita' e facilita' di accesso alle misure, specie per ciò che concerne agevolazioni ed incentivi, sia per le procedure previste, sia per la chiarezza dei criteri per l'applicazione".

Per quanto riguarda le misure di carattere finanziario, per fare in modo che possano sviluppare al meglio il loro potenziale, e' necessario che i diversi strumenti funzionino "in maniera omogenea per tipologia di obiettivo, evitando la proliferazione di misure agevolative con la conseguente polverizzazione delle risorse disponibili e la maggiore difficoltà a canalizzare gli incentivi verso i beneficiari finali, in tempi compatibili con l'urgenza di favorire la ripresa economica". I possibili strumenti finanziari sono: garanzie su finanziamenti bancari; contributi in conto interessi su finanziamenti bancari; finanziamenti agevolati, eventualmente associati a finanziamenti bancari. Un discorso a parte riguarda poi gli strumenti di partecipazione al capitale di rischio. Per ciascuna delle tre tipologie di agevolazione, coerentemente con gli obiettivi del Pnrr di semplificazione e digitalizzazione, è possibile immaginare la realizzazione di altrettante piattaforme nazionali finalizzate alla loro erogazione, secondo modalità standardizzate.

Per la garanzia su finanziamenti bancari, in Italia c'e' già una possibile piattaforma che funziona efficacemente e alla quale si dovrebbe far riferimento: il Fondo di garanzia per le Pmi. Le nuove garanzie per l'accesso al credito delle imprese dovrebbero essere direttamente gestite dal Fondo di garanzia per le PMI o, comunque, seguirne lo schema operativo. Anche per i contributi in conto interessi esiste un possibile modello di riferimento che funziona e che ormai le banche hanno imparato a gestire efficientemente: la nuova legge Sabatini. Per i finanziamenti agevolati direttamente erogati dallo Stato/regioni non esiste una piattaforma di erogazione unica o uno schema agevolativo unico. Esiste però un possibile modello di riferimento da cui, con le necessarie semplificazioni, si potrebbe partire: il Fondo Rotativo Imprese (FRI). Le piattaforme dovrebbero servire anche per l'erogazione di agevolazioni di matrice locale, prevedendo - come è già per il Fondo di garanzia delle Pmi- sezioni regionali.

Il sostegno pubblico ad operazioni di capitalizzazione delle imprese (ad es. tramite investimenti nel capitale di fondi di private equity, banche o tramite IPO e quotazione su SME Growth Markets) è previsto solo in alcuni casi specifici: "tale intervento -sottolinea l'Abi- dovrebbe costituire un perno importante per la ripresa nella fase post pandemica in un'ottica di sostenibilità e ottimizzazione della struttura finanziaria delle imprese.

Tra gli elementi essenziali alla ripresa del Paese è anche menzionata la riforma di alcune componenti della giustizia civile e del sistema tributario italiano per renderlo più equo, semplice ed efficiente.

L'evoluzione del sistema fiscale poggia molto sulle banche che hanno elevate responsabilità e rischi fiscali. La gestione di questi compiti per obblighi di legge, precisa l'associazione dovrebbe essere inquadrata in un più corretto rapporto tra amministrazione finanziaria e banche. Il rapporto di servizio che si e' istaurato - ed e' destinato nel tempo a intensificarsi - merita lo stesso rispetto dei principi di: equità (evitare oneri impropri per le banche); semplificazione (intesa non solo per il contribuente finale ma anche per chi è obbligato a svolgere un ruolo per conto del fisco senza essere parte dell'Amministrazione finanziaria); efficienza (di tutte le fasi del prelievo fiscale, comprese, quindi, quelle gestite dalle banche per conto del fisco).

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January 26, 2021 05:38 ET (10:38 GMT)