MILANO (MF-NW)--Un operatore italiano giovane, un piano ambizioso: Vexuvo, che ha inaugurato ieri la sua sede a Milano dopo quella di Roma aperta nel 2022, ha annunciato un ampio piano di investimenti in Italia nel fotovoltaico: 1,5 miliardi di euro nei prossimi tre anni con l'obiettivo di installare 80 nuovi impianti per un totale di 1,5 Gw di capacità in 13 regioni italiane - il 35% al Nord, il 25% nelle isole e il 40% al Centro-Sud.

Vexuvo, spiega il Sole 24 Ore, è un'azienda a capitale privato fondata nel 2022 dal gruppo Greenergy e da FF Ventures che fanno capo rispettivamente ad Andrea Cristini e a Filippo Fontana, ora ceo e coo del nuovo soggetto, attivo nella produzione fotovoltaica e nello storage, per cui sta sviluppando impianti per 750 Mw con l'obiettivo di arrivare a 1 Gw. Non ha ancora impianti operativi: "il primo che inaugureremo, probabilmente nel secondo trimestre del 2024, sarà in Toscana, adiacente all'interporto accanto a Livorno, con una capacità di circa 8 Mw", racconta Fontana.

Il chief operating officer di Vexuvo spiega anche la logica dello sviluppo territoriale del piano: "stiamo lavorando molto nel Nord del Paese, che è un po' una novità per il settore. Da quando il fotovoltaico è ripartito, c'è stata una corsa verso il Sud. Puglia e Sicilia hanno ricevuto molte domande di autorizzazione, anche se con i ritardi nelle risposte che sappiamo. In questo contesto, da un punto di vista della saturazione delle reti, il Nord è diventato interessante. In più, presenta una cultura agricola che favorisce l'agrivoltaico, una tecnologia che abbiamo considerato subito come potenzialmente molto importante, sia per i ritorni e sia per la negoziazione con gli altri stakeholder del sistema. E' diventata cruciale".

Fontana elenca progetti integrati a piani agricoli e al recupero di terreni abbandonati in Veneto, Emilia-Romagna, Toscana. L'agrivoltaico come soluzione di scala industriale, che è la dimensione con cui la capacità nazionale aumenta davvero, ma con resistenze meno estreme.

Intanto, lo sforzo produttivo che Vexuvo ha disegnato nel piano di sviluppo comprende anche l'assunzione di 100 nuove figure professionali, mentre oggi i dipendenti sono 4 a Roma e 5 a Milano. Il traguardo, dal punto di vista dei risultati, è quello di raggiungere i 20 milioni di euro di utili già nel 2026.

"Gli investimenti in tre anni di 1,5 miliardi sono stati calcolati considerando solo quello che abbiamo in sviluppo, potenzialmente potrebbero essere di più", aggiunge Fontana, che sottolinea la volontà di lungo periodo dell'azienda di essere un operatore a tutto tondo più che un semplice sviluppatore. Già si prospetta infatti, nelle vendite una volta a regime, un massiccio uso di Ppa (Power Purchase Agreement): i contratti a lungo termine che regolano la somministrazione di energia elettrica tra un soggetto produttore e un acquirente. "I Ppa rappresentano lo strumento più sicuro per garantire il nostro piano. Le stime sono di un loro utilizzo per il 70% delle vendite", continua Fontana.

Sul decreto aree idonee, già criticato dagli operatori, il manager commenta: "in generale, un contesto regolatorio corretto e chiaro, che dia una visione di lungo periodo, può permettere alle imprese di investire. La nostra volontà è di rimanere a lungo in Italia. Conosciamo i rischi. Il nostro piano potrà essere rallentato, ma si farà. La transizione è ineluttabile e inevitabile e noi vogliamo farla in Italia".

cos


(END) Dow Jones Newswires

October 08, 2023 06:39 ET (10:39 GMT)