ROMA (MF-DJ)--Le proposte presentate dal Ministero per la Transizione
ecologica contro il caro bollette, a cui il Governo sta lavorando,
prevedono risorse fino a 10 mld. E' quanto è emerso dall'audizione che il
ministro per la Transizione energetica, Roberto Cingolani, ha svolto di
fronte alle Commissioni Attivitá produttive della Camera e Industria del
Senato congiunte.
In particolare, 3 mld è previsto arrivino dalla cartolarizzazione degli
oneri di sistema sulle bollette; 1,5 mld dalle aste Ets sulla CO2; 1,5 mld dalla riduzione degli incentivi sul fotovoltaico; da 1 a 2 mld dal taglio agli incentivi sull'idroelettrico e altri 1,5 mld dalla negoziazione a lungo termine delle rinnovabili.
"Benchè sia prevista una stabilizzazone dei prezzi del gas in futuro,
questa non sembra essere così imminente", ha detto il ministro, perciò
"attualmente stanno lavorando i gruppi dei vari Ministeri interessati, a
Palazzo Chigi, per cercare di dare una risposta strutturale al problema
del caro energia".
"La fiscalizzazione è uno dei primi punti su cui si riflette, perchè
è un taglio netto, è uno dei punti su cui si sta lavorando", ha
precisato Cingolani chiarendo, inoltre, che il Governo non intende "fare
nuove trivelle" per l'estrazione del gas - "semplicemente ottimizzare
l'estrazione degli impianti che ci sono giá" - e, men che meno, nuove
centrali nucleari.
La tassonomia della Commissione Ue che prevede incentivi per reattori di nuova generazione e il gas, ha spiegato il ministro, serve all'Europa per uscire dal carbone. A Bruxelles, ha riferito il titolare del Mite, si sta lavorando anche a "una revisione del sistema elettrico, che va fatta in un'ottica europea con assetto che veda lo spostamento delle rinnovabili su mercati di lungo termine e prezzi non piú ancorati a gas e CO2".
Il Governo italiano, dal canto suo, ha sottolineato il ministro, ritiene "imprescindibile continuare ad accelerare in modo significativo
l'installazione delle rinnovabili e tutte le infrastrutture necessarie per la decarbonizzazione".
Perciò, al momento, è escluso anche un eventuale raddoppio del
gasdotto Tap attraverso Eastmed, che lo collegherebbe a Grecia e Israele.
"Vedremo l'evoluzione", ha precisato il ministro, "ma la situazione è
talmente fluida che dobbiamo guardare a tutte le opportunitá in tempo
reale", ha concluso Cingolani.
gug
guglielmo.valia@mfdowjones.it
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January 18, 2022 12:02 ET (17:02 GMT)