ROMA (MF-DJ)--"Due mesi per ricevere la Cassa integrazione sono troppi, dovremmo scendere a uno e rafforzare gli assegni molto bassi". Lo ha detto a Repubblica il presidente del Civ, il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Inps, Guglielmo Loy, aggiungendo che nei conti dell'Istituto "c'è un buco di quasi 16 miliardi, creato proprio dalla Cig Covid. Il legislatore dovrebbe intervenire prima di mettere a rischio la sostenibilitá e dunque le prestazioni di Inps".

Quanto ai ritardi sulla cig Covid, "c'è un miglioramento rispetto a inizio pandemia, l'Inps con fatica ha cercato di velocizzare le procedure. Ma due mesi di attesa in media sono eccessivi, occorre dimezzare. Anche perchè non c'è solo un problema di tempi. Qui c'è una questione di bacino da svuotare, di domande incagliate da ripulire".

"Purtroppo il sistema informatico non è stato tarato a sufficienza per lavorare milioni di domande. D'altro canto, l'informatica da sola non basta a sciogliere le pratiche complicate, quelle col codice fiscale che non torna, l'azienda con piú posizioni da verificare e così via.

Dopodichè non esistono alibi -ha proseguito- Anche l'Inps deve aiutare le imprese. Un difetto di comunicazione senz'altro c'è stato, con rimbalzi di mail e tutto da remoto. Derogare alle macchine non sempre aiuta".

Nel documento Civ si parla di 20 miliardi di disavanzo, "di questi 20, ben 15,7 miliardi sono un buco creato dalla Cig Covid, una misura straordinaria introdotta dal governo quando ha chiuso il Paese.

E che però e' stata anticipata da Inps attingendo ai suoi fondi. Se non viene ripianato -ha spiegato- quando si tornera' all'ordinario l'Inps rischia di non avere le risorse, che ricordo sono frutto di contributi di imprese e lavoratori, per erogare le prestazioni. O doverle ridurre".

Quella di essere costretti a ridurre le pensioni, "è un'ipotesi estrema, non certo peregrina. Se l'anticipazione di Inps sulla Cig Covid è strutturale, allora si trasforma in credito dello Stato. Chiediamo che venga sanato per non minare la sostenibilitá del bilancio dell'Istituto.

Tra l'altro il rosso da 20 miliardi che indichiamo nel documento si basa sulle ottimistiche stime della Nadef per il Pil 2021. Corretto dal punto di vista contabile, ma non rassicurante".

Sulla tenuta dell'Inps, "se il sistema non e' piu' in equilibrio, qualcuno potrebbe essere tentato di tirare la cinghia sulle prestazioni, pensioni incluse. La profonda recessione poi incidera' molto, con contributi calanti. Il legislatore deve intervenire quanto prima", ha concluso.

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January 25, 2021 05:00 ET (10:00 GMT)