ROMA (MF-DJ)--Bisogna mobilitare la raccolta dei risparmi verso l'economia reale e consentire alle assicurazioni di investire in Pir. La richiesta è arrivata durante l'assemblea dell'Ania dalla presidente, Maria Bianca Farina.

E' necessario "consentire alle gestioni separate assicurative di investire in Pir. Ciò determinerebbe una spinta al flusso di risparmio diretto verso il sistema produttivo, mai così essenziale", ha affermato Farina ricordando che le assicurazioni sono "grandi investitori istituzionali e orientati verso investimenti sostenibili di medio-lungo termine". Nel 2021, gli investimenti complessivi delle compagnie di assicurazione hanno sfiorato i 1.050 miliardi, quasi il 60% del Pil. "Al governo, al Parlamento, ai regolatori vorrei dire che siamo qui, ancora una volta, per assicurare il nostro contributo al Paese al quale siamo fieri di appartenere", ha continuato Farina sottolineando il "ruolo strategico" delle assicurazioni nell'economia. In questa prospettiva, ha proseguito, "si colloca il successo della nostra iniziativa di un Fondo per gli investimenti infrastrutturali, che di recente ha annunciato il final closing con una raccolta di 516 milioni, ben oltre il target iniziale".

Quanto ai numeri del settore, nei primi mesi dell'anno sta dimostrando una "significativa capacità di resilienza al peggioramento dello scenario

economico. Come ha recentemente osservato il presidente dell'Ivass, non

vi sono segnali di allarme". Si conferma il trend di crescita dei rami Danni non auto, mentre nel Vita, malgrado una riduzione dei premi, la raccolta netta resta ancora positiva. Nel 2021, l'indice di solvibilitá, indicatore della soliditá del settore, è aumentato rispetto al 2020, risultando pari a 2,5 volte rispetto al minimo richiesto dalle norme. Sempre nel 2021, i premi complessivi Vita e Danni hanno raggiunto

140 miliardi di euro, in aumento del 3,8%, tornando così al livello del

2019.

In particolare, i premi Vita, "il risparmio che gli italiani ci affidano", hanno segnato un risultato di 106 miliardi, in crescita del 4,5%. "Molto significativo -ha sottolineato- è stato l'incremento dei prodotti multiramo, prodotti in grado di adattarsi al cambiamento degli scenari economico-finanziari, delle preferenze dei risparmiatori, delle aspettative dei clienti nel corso del tempo". I premi Danni, con una raccolta di 34,1 miliardi, sono aumentati del 2%, per effetto di una ulteriore riduzione dei premi Rc auto del 4,5% e di un apporto positivo, pari a quasi il 6%, degli altri rami Danni. Si conferma così "una domanda di protezione in crescita, seppure ancora insufficiente per superare la situazione di sottoassicurazione che connota il nostro Paese".

Proprio sul tema della sottoassicurazione, Farina ha sottolineato come "è evidente che occorre dotare l'Italia di un sistema misto di gestione dei rischi catastrofali, in analogia con quanto si riscontra all'estero, in modo da accrescere la resilienza di cittadini e imprese di fronte a eventi avversi in fortissimo aumento". Si tratta forse dell'ultima finestra di opportunitá per allinearsi ai migliori standard internazionali, "riducendo la vulnerabilitá del nostro territorio che frena le possibilità di crescita e rischia di far aumentare le disuguaglianze". Anche il settore agricolo, così rilevante per il nostro

Paese, è "largamente sottoassicurato, malgrado i contributi pubblici sulle coperture e la forte esposizione ai danni derivanti dal cambiamento

climatico. La siccitá di quest'anno ne è purtroppo una ulteriore

grave dimostrazione", ha continuato la presidente dell'Ania aggiungendo che "il governo sta lavorando a una riforma del sistema di coperture: si tratta di un'opportunitá da non perdere per recuperare efficienza e sostenibilità".

Sulla regolamentazione la parola d'ordine è semplificare. "Dopo anni in cui la produzione normativa è stata molto intensa, con l'introduzione continua di nuovi vincoli e adempimenti, è ora giunto il momento di invertire la rotta. Il mercato ha bisogno di un vero, concreto processo di semplificazione", ha sottolineato Farina, aggiungendo che "lo richiedono tutti i nostri clienti, per rendere il servizio assicurativo piú accessibile ed efficace. Dobbiamo, dunque, procedere speditamente in questa direzione".

Guardando a Francoforte, la richiesta è di "definire e rendere operativo" lo scudo anti-spread annunciato dalla Bce, "senza trascurare che il suo successo deriverá essenzialmente dalla sua credibilitá e dal fatto di essere supportato dalla comune volontá politica dei grandi Paesi europei". La decisione della Bce di annunciare l'avvio del rialzo dei tassi, "senza contemporaneamente prevedere un adeguato meccanismo per evitare inopinate impennate degli spread, ha alimentato turbolenze sui mercati e costituito un problema in più per economie come la nostra, gravate da ingenti stock di debito pubblico".

Intervenuto all'assemblea, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato come "viviamo un momento storico molto particolare di crisi, di incertezza che travaglia imprese e famiglie e quindi il mondo delle assicurazioni ha la grandissima responsabilitá di restituire garanzie e certezze a famiglie e imprese disorientate. So perfettamente delle condizioni che creano preoccupazioni e rischi anche alle assicurazioni, però la responsabilitá che vi compete è, insieme agli altri componenti del Paese, di fare uno sforzo comune di gestire al meglio questa fase di grave incertezza. Credo che saprete certamente cogliere il senso del momento ed essere all'altezza della vostra responsabilità", ha concluso il ministro.

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valeria.santoro@mfdowjones.it


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July 05, 2022 09:02 ET (13:02 GMT)