ROMA (MF-DJ)--Ancora in aumento gli italiani che si trasferiscono

all'estero, in calo le immigrazioni degli stranieri. Nel 2019 le

cancellazioni anagrafiche per l'estero (emigrazioni) sono poco meno di

180.000 (+14,4% sul 2018) e 3 su 4 riguardano italiani (122.000, +4,5%).

Lo rileva l'Istat aggiungendo che degli italiani trasferitisi all'estero nel 2019 circa 87.000 hanno 25 anni o piu', 28.000 sono in possesso di almeno la laurea. Le iscrizioni anagrafiche dall'estero (immigrazioni) sono stabili sul 2018 (circa 333.000, +0,1%). Diminuiscono quelle dei cittadini stranieri (265.000, -7,3%) mentre sono in forte aumento i rimpatri degli italiani (68.000, +46%).

Nell'ultimo decennio si è registrato un significativo aumento delle

cancellazioni anagrafiche di cittadini italiani per l'estero (emigrazioni) e un volume di rientri che non bilancia le uscite: complessivamente 899.000 espatri e 372.000 rimpatri. Di conseguenza i saldi migratori con l'estero dei cittadini italiani, soprattutto a partire dal 2015, sono stati in media negativi per 69.000 unita' l'anno.

E' il Nord la ripartizione di residenza da cui partono i flussi piu'

consistenti di trasferimenti all'estero di cittadini italiani, in termini

sia assoluti (59.000, pari al 49% degli espatri) sia relativi rispetto

alla popolazione residente (2,4 italiani per mille residenti). Dal

Mezzogiorno si sono trasferiti all'estero oltre 43.000 italiani (2,2 per

mille) mentre dal Centro sono espatriati circa 19.000 connazionali, con un tasso di emigratorieta' (1,8 per mille) sotto la media nazionale.

Record di trasferimenti degli italiani verso il Regno Unito. Nel 2019 il flusso di espatri verso il Regno Unito registra la cifra record di 31.000 cancellazioni anagrafiche (+49% rispetto all'anno precedente), superando il picco dei 25.000 espatri del 2016 (anno in cui e' stato avviato il processo di risoluzione per l'uscita del Paese dall'Unione europea, concluso il 31 gennaio 2020 con l'accordo di recesso). Durante il cosiddetto "periodo di transizione" stabilito di comune accordo tra Stati membri e Regno Unito e concluso il 31 dicembre 2020, molti dei cittadini italiani, verosimilmente gia' presenti nel territorio britannico ma non registrati come abitualmente dimoranti, hanno ufficializzato la loro posizione trasferendo la residenza nel Regno Unito.

Tra i paesi extra-europei, le principali mete di destinazione sono

Brasile, Stati Uniti, Australia e Canada (nel complesso 16.000).

pev

(END) Dow Jones Newswires

January 20, 2021 09:02 ET (14:02 GMT)