MILANO (MF-DJ)--Se il trasporto aereo ha ricevuto un colpo da ko dalla pandemia, anche per l'Alta velocità ferroviaria il 2020 è stato un anno da dimenticare.

Se ne è parlato meno rispetto ad Alitalia & Co, ma, scrive Milano Finanza, il settore è stato colpito altrettanto pesantemente e l'entità della batosta emergerà con ancora più chiarezza quando saranno disponibili i bilanci d'esercizio. Qualche previsione si può già azzardare. Italo, per esempio, veniva da un 2019 con un utile di ben 151 milioni di euro, e ricavi per 700 milioni. Il 2020, prevede il management, ha eroso di almeno due terzi quella dote, e bruciato anche la liquidità lasciata dagli azionisti con la decisione di non assegnarsi i dividendi. Trenitalia, a fine novembre, già stimava contraccolpi sul fatturato per un miliardo e mezzo di euro, e ancora doveva arrivare il colpo di grazia del Dpcm di Natale, con i nuovi divieti agli spostamenti e la gimkana tra giorni rossi e arancioni. La proiezione per i conti chiusi il 31 dicembre scorso è infatti salita a -2 miliardi di ricavi. «Abbiamo perso 10 milioni al giorno durante il periodo del lockdown», aveva ricordato l'allora ad, Orazio Iacono, in un'audizione: solo tra marzo e aprile scorsi la perdita di fatturato accusata dalla controllata di Fs è stata di circa 500 milioni di euro.

red/lab

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0408:47 gen 2021

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January 04, 2021 02:48 ET (07:48 GMT)