KIEV (Reuters) -Le forze russe hanno preso il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhya, primo impianto nucleare d'Europa, dopo pesanti combattimenti nel sudest dell'Ucraina che hanno fatto scattare l'allarme in tutto il mondo, sebbene in seguito l'enorme incendio divampato in un vicino edificio dedicato all'addestramento sia stato domato.

Le autorità locali hanno affermato che la struttura è ora in sicurezza 

I combattimenti sono proseguiti in altre parti dell'Ucraina, con le forze russe che hanno circondato diverse città nella seconda settimana dell'assedio lanciato dal presidente russo Vladimir Putin.

Un consigliere presidenziale ha affermato che nella città meridionale di Mykolayiv l'avanzata russa è stata bloccata dopo che, secondo le autorità locali, le truppe di Mosca erano riuscite a entrare. Se conquistata, la città che conta 500.000 abitanti sarebbe la più grande a finire in mano ai russi. 

La capitale Kiev, che si trova lungo il percorso dell' un'enorme colonna di carri armati russi che da giorni si snoda per le strade, è stata oggetto di nuovi attacchi, con le sirene antiaeree che hanno risuonato in città questa mattina ed esplosioni udibili in pieno centro.

L'incendio divampato presso l'edificio utilizzato per l'addestramento del personale della centrale nucleare di Zaporizhzhya ha fatto crollare i mercati finanziari di tutto il mondo. 

Nonostante l'impianto sia ora considerato sicuro e l'incendio sia stato domato, i funzionari sono in apprensione per le condizioni precarie in cui versa la centrale, con il personale ucraino che opera sotto il controllo russo in condizioni di guerra. 

Raphael Grossi, a capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, ha descritto la situazione come "normali operazioni, ma in realtà non c'è niente di normale in tutto ciò".

Grossi ha reso omaggio al personale ucraino dell'impianto: "Alla loro audacia, al loro coraggio, alla loro resilienza, poiché operano in circostanze molto difficili".

Grossi ha detto che l'impianto non ha subito danni dal missile, che secondo le ricostruzioni sarebbe stato lanciato dai russi. Solo un reattore era funzionante, con una capacità di circa il 60%. Il capo dell'Aiea sta cercando di contattare funzionari russi e ucraini per discutere delle responsabilità politiche.

Un funzionario di Energoatom, operatore statale ucraino dell'impianto nucleare, ha detto che non si sono verificati ulteriori scontri e che le radiazioni sono a livelli normali, ma anche che l'organizzazione non ha più contatti con la direzione dell'impianto o il controllo del materiale nucleare potenzialmente pericoloso.

"Il personale è sul posto di lavoro e sta provvedendo al normale funzionamento della centrale", ha detto il funzionario a Reuters.

Anche il ministero della Difesa russo ha affermato che l'impianto funziona regolarmente. Mosca ha puntato il dito contro i sabotatori ucraini, che avrebbero compiuto un "attacco mostruoso" e provocato l'incendio, oltre ad affermare che le forze del Cremlino hanno preso il controllo della struttura.  

Un video giunto dall'impianto e verificato da Reuters mostra un edificio in fiamme e una raffica di bombardamenti nella direzione della centrale, prima che una palla incandescente illuminasse il cielo, esplodendo accanto a un parcheggio e spargendo fumo in tutto il complesso.

(Tradotto da Luca Fratangelo e Michela Piersimoni, editing Andrea Mandalà)